Che intrecci. Questa è l’essenza del calciomercato. La giornata di giovedì la ricorderemo a lungo: ha di fatto dato il via alla sessione estiva di calciomercato. Questa è la settimana della risoluzione delle comproprietà. Riaprirà l’Ata Hotel Executive, i Direttori Sportivi torneranno a concludere affari e le squadre si fanno in queste due settimane, prima dell’inizio dei ritiri. Tevez ha sbloccato il mercato italiano ma ha gelato i rapporti tra Milan e Juventus. Galliani, in tema di comunicazione, batte tutti. La sua opera di disturbo rischia di essere dannosa per la Juventus. Perché, se gli andrà bene, farà saltare l’operazione al vecchio amico Marotta e, se gli andasse male, avrà comunque fatto lievitare il prezzo dell’argentino, obbligando la Juventus a spendere più di quanto volesse. Il teatrino del Principe di Savoia non è piaciuto alla dirigenza bianconera e Galliani, nonostante fosse a conoscenza della presenza dei giornalisti lì, ha voluto incontrare l’amico Kia, il quale era a Milano per far visita a Leonardo. Vecchia volpe Galliani, che adesso deve fare prima i conti con le uscite di Robinho e Boateng. La Juve mantiene il margine di vantaggio perché si è mossa prima con il City mettendo sul piatto 12 milioni e perché da 20 giorni ha il sì del calciatore e l’accordo sul triennale da 5 milioni all’anno da fargli firmare. Le due parti si erano lasciate dandosi appuntamento a fine giugno, non è cambiato molto da quell’incontro, ma oggi Marotta non può fallire: ha gli occhi addosso di 14 milioni di tifosi. Perdere Tevez non significherebbe solo perdere un ottimo calciatore ad un anno dalla scadenza naturale del contratto, ma significherebbe anche dimostrare una certa debolezza sul mercato internazionale ed agli occhi del rivale rossonero. Galliani, questa volta, ha un netto ritardo su Tevez. Con Kia ha parlato di Julio Cesar e, se la situazione economica del club di Via Turati è cambiata nel giro di un anno, allora non ce ne siamo accorti. Perché un’estate fa il Milan fu costretto a smantellare la rosa per il bilancio. Tevez, Higuain e Jovetic gli obiettivi della Juve. Naturalmente non arriveranno tutti e tre ma ci sono grosse possibilità che quest’anno la Vecchia Signora faccia il pieno, riscattandosi anche dei mancati acquisti delle ultime due sessioni estive. Qualcuno chiami Conte in viaggio di nozze e lo tranquillizzi; alla sua squadra ci sta pensando anche Fabio Paratici che è una delle vere garanzie di questa società. Dirigente giovane, riservato e preparato. La vera fortuna di Agnelli. Non a caso Garrone lo avrebbe trattenuto tutta la vita a Genova. E’ giovane e fa lo stesso mestiere, ma con risultati opposti, di Marco Branca. Il Dt dell’Inter è il vero spauracchio degli allenatori nerazzurri. Fa il mercato per conto suo, con gli amici di turno e non indovina un’operazione dai tempi dei consigli di Mourinho. Mazzarri è in vacanza, fossimo in lui ci rivolgeremmo già ad un buon avvocato. Si scherza, ma ce l’ha ed è la sua salvezza: Giuseppe Bozzo. Solo l’avvocato di Mazzarri, il quale ha ottimi rapporti con Branca, può controllare il mercato interista. Perché, nel caso in cui le cose non andassero bene, il primo ad essere “bruciato” sarebbe l’allenatore. Branca, invece, ha un contratto a tempo indeterminato, speriamo per lui non legato a bonus e risultati raggiunti. Bozzo può salvare Mazzarri, il quale, perso il fido Bigon, non può che contare sull’avvocato di fiducia. Isla è a buon punto ma a questa squadra servono almeno altri sei rinforzi.
Restando sulla scia dei direttori sportivi, Stefano Capozzucca il primo luglio entrerà in vigore a Livorno. Professionista in materia, non vuole fare salti nel buio. Pensa a costruire una squadra per salvarsi e conosce meglio di tanti altri l’ambiente. Spinelli con lui ha messo il Livorno in cassaforte. Chi non si vede più, né all’Auriga né in giro per i risotranti milanesi, è il buon Pantaleo Corvino. La controprova che il male di Firenze fosse lui l’ha portata Daniele Pradè e l’ha spiattellata ai 4 venti lo scorso anno. Basta fare un buon mercato e la viola vola. Pradè ha esagerato ma Corvino, di questo passo, non troverà squadra neanche quando la Fiorentina vincerà la prossima Champions League. I Tesoro potrebbero affidargli il mercato di Lega Pro del Lecce; non sarebbe una cattiva idea, visto che di giovani se ne intende. In chiusura tutti in piedi per l’Italia Under 21. Ci entusiasmano più gli azzurri di Mangia che quelli di Prandelli. La Nazionale maggiore ancora non ha una sua identità, questi ragazzini sono fantastici. Mangia ha fatto un miracolo: calciatori retrocessi dalla B alla C, protagonisti ad un Europeo ed una rotazione in attacco da far girare la testa. Chi semina raccoglie, caro Mister. Chi raccoglie in Israele e chi a Palermo. Adesso facci sognare per altri 90 minuti e sfata questo tabù delle furie rosse. Ti aspettiamo, in Italia, ubriaco di gioia.
Fonte: Tuttomercatoweb.com
La Redazione
L.D.M.
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