Campionato fermo, campionato chiuso, mercato apertissimo. I paradossi del Genoa sono evidenti. La squadra è ancora in piena lotta per non retrocedere, eppure come ogni anno, Enrico Preziosi sarà l’epicentro del mercato italiano. Bussano tutti alla sua porta. Il Milan non ha bisogno di bussare; entra e basta. L’Inter, quando fa toc toc, entra in un attimo e poi ci sono le sorprese che si inseriscono perchè Preziosi ha un’ottima materia prima. Per Juraj Kucka, classe 1986, si è aperta l’asta. Il Milan è iscritto di diritto e ha già formulato una sua prima offerta. L’Inter è attentissima all’evoluzione del calciatore ma la vera notizia, come sempre, è quella che ancora non è circolata. Enrico Preziosi, per Kucka, ha ricevuto una sola vera e concreta offerta: arriva dal Napoli che ha offerto un triennale al calciatore e ha proposto 11 milioni di euro al Genoa. La risposta, per ora, è stata negativa. Preziosi vuole almeno 15 milioni per Kucka, il prospetto più interessante in questo momento nel Genoa. Il Napoli si è mosso con astuzia, vuole a tutti i costi il calciatore già dalla prossima stagione e le parti a breve dovranno rincontrarsi. Bigon è sul pezzo e, probabilmente, Napoli sarebbe la soluzione migliore anche per il calciatore.
La Juventus è la società più impegnata di tutte sul mercato. Quando in Italia parliamo di giovani sembra quasi utopia, invece, deve essere un vanto per il primo club d’Italia avere in organico un dirigente come Fabio Paratici. E’ cresciuto notevolmente sotto la regia di Beppe Marotta, da braccio destro è diventato mente. Ha il grande merito di non cercare vetrine pubblicitarie gratuite e, soprattutto, ha un occhio da fare invidia a tutti i club europei. La coppia con Marotta li completa a vicenda e questa Juventus così giovane (Conte-Agnelli-Paratici) è anche sinonimo di garanzia per il futuro. Non è un caso che quando Marotta diede le dimissioni da Genova, Garrone le accettò ma provò a trattenere proprio Paratici, il quale invece da ragazzo intelligente qual è ha immediatamente seguito il suo mentore. Oggi la ricerca, porta la Juve anche su Muriel, colombiano classe ’91 dell’Udinese. I tempi non sono affatto maturi. Il percorso di crescita di Muriel è stato interrotto dall’infortunio del girone di andata e avrà ancora da dimostrare di meritare una grande prima di lasciare Udine. Se Marotta si muove per il futuro fa bene, sfruttando gli ottimi rapporti sul mercato dopo il doppio affare Asamoah-Isla, ma se l’obiettivo è l’estate che sta per arrivare allora la Juventus perde tempo. Meglio puntare su trattative concrete come Sanchez che, in questo momento, ha la patente di “top player”.
All’Inter pensano ad una rivoluzione. In caso di mancato accesso alla prossima Champions League, Massimo Moratti potrebbe tornare a prendere le decisioni in prima persona. La scorsa estate delegò, se non tutto quasi, al figlio. Oggi vorrebbe tornare sui suoi passi e farebbe un affare. L’Inter ha bisogno di un Manager come Ernesto Paolillo, un Direttore Sportivo effettivo e di un’organizzazione europea che oggi non ha. Fassone, dopo le ottime esperienze di Torino e Napoli, non è riuscito a far svoltare un club che aveva bisogno di un cambio generazionale. Il cambio c’è stato ma non si è trattata di una svolta generazionale, bensì di un accampamento di dirigenti.
Ancora mercato, in chiusura. In molti si chiedono come mai, nel Pescara ormai ad un passo dalla B, uno come Perin non giochi più. Le risposte ufficiali dicono che il ragazzo dopo un leggero infortunio ha perso il posto per le buone prestazioni di Pelizzoli. Le cattive lingue che spesso ci prendono, invece, ci fanno sapere che il Genoa avrebbe diritto ad un premio se Perin dovesse raggiungere un tot di presenze da titolare. Il Pescara, per non versare il bonus al Grifone, preferisce tenere Perin in panchina e puntare sull'”esperienza” di Pelizzoli. Per dirla tutta, Perin aveva già perso il posto in occasione della gara interna (l’ultima di Bergodi) con l’Udinese. Rimasero fuori Perin, appunto, Weiss e Quintero per non aver rispettato in toto il regolamento dello spogliatoio.
Fonte: Tuttomercatoweb.com
La Redazione
C.T.
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