La scorsa settimana abbiamo dato i voti ai direttori sportivi, in attività, di tutta Italia. Risultato: qualche “Grazie, sei stato gentile”, molti insulti tramite uffici stampa ed amici in comune ed altri silenzi-assensi.
L’importante è scrivere sempre ciò che si pensa, perché qui non c’è spazio per burattini con i fili o telecomandi. Partiamo dal voto più alto, ovviamente, perché a fare notizia sono sempre i “cattivi” e mai i “buoni”.
Voto 10 e lode a… Udinese Calcio
La lode, la festa e l’inchino. Società modello su tutti i fronti. Acquista a poco e li indovina tutti. Vende bene e nessuno rimpiange i partenti, semplicemente perché coloro che sono rimasti sono extraterrestri. Il Patron, Gianpaolo Pozzo, è il deus ex machina. Il figlio, Gino, è un genio del calcio; con appoggi giusti dalla rete infallibile degli osservatori. Un direttore generale, Franco Collavino, un direttore sportivo, Fabrizio Larini, che rasentano la perfezione. Un allenatore, Guidolin, che ha saputo plasmare un gruppo di giovani in una squadra di campioni, trascinati da Totò Di Natale.
Voto 10 a… Zlatan Ibrahimovic
E’ tornato in Italia con lo spirito giusto e ha deciso, non da solo ma quasi, un campionato che al Milan mancava dal 2004. Nello scorso campionato ha segnato 14 gol in 29 partite. Operazione finanziaria perfetta firmata, come sempre, da Adriano Galliani.
Voto 9 a… Walter Mazzarri
Sarà anche antipatico all’80% degli italiani ma è bravo ed il suo mestiere lo fa alla grande. La Champions ed il raggiungimento degli ottavi hanno consentito al tecnico toscano di entrare nel cuore dei napoletani. Fa giocare bene le sue squadre e ha superato l’esame da grande. Se si lamentasse di meno in sala stampa e riuscisse a lavorare con un gruppo di 18 calciatori sarebbe tra i top d’Europa. Qualche “se” di troppo, ma il 9 è meritatissimo.
Voto 8 a… Massimo De Salvo
Vi spieghiamo perché forse 8 è anche poco, nel pagellone del 2011. A soli 34 anni ha portato il suo club dalla C1 alla serie A, in due anni. Ha costruito un centro sportivo, Novarello, che rappresenta la perla calcistica del Nord Italia. Il bilancio è sempre in attivo e gestisce in maniera esemplare tutte le sue cliniche tra il Piemonte e la Brianza, ma questo è un altro film. Tutti a 34 anni vorremmo essere come lui. Collaboratori validi ed un cervello esecutivo fuori dalla normalità del nostro Paese, pigro ed antico. A gennaio ecco i rinforzi…
Voto 7 a… Antonio Percassi
Non amiamo i Presidenti che lavorano bene e spendono il giusto e per questo proviamo a far sì che si stufino del calcio. Per poi lamentarci che gli imprenditori scappano via dal pallone… e fanno bene! Percassi ha riportato l’Atalanta in A con un progetto vincente ed ambizioso. Gli hanno dato 6 punti di penalizzazione ed altri 4 sul campo, senza uno straccio di prova. 2 punti tolti con il Napoli ed altri 2 sabato scorso a Firenze. Dopo aver fatto stufare i Della Valle, speriamo non ci riescano anche con i Percassi. Saremmo al suicidio di massa.
Voto 6 a… Vincenzo Montella
E’ la mia scommessa persa del 2011. Vantandomi di aver indovinato il fallimento di Giampaolo a Cesena, le difficoltà del Palermo e della Roma e la buona riuscita del progetto Conte-Marotta alla Juve, devo fare mea culpa sull’aeroplanino che ha spiccato il volo prima di quanto potessimo immaginare. A Roma non poteva fare molto, eppure ha lavorato bene. A Catania sta riuscendo lì dove hanno fallito Giampolo ed Atzori. La sufficienza gli va anche stretta ma non vogliamo allargarci per non far montare la testa a nessuno, anche se Montella non è il tipo. Meno male che non avrebbe dovuto mangiare il panettone a Catania. Ha stappato lo champagne e ha farà indigestione di zampone. Avanti così!
Voto 5 a… Luis Enrique
Apprezziamo le idee ma i fatti lo inchiodano. Ha voluto una squadra a suo uso e consumo ma ha anche sbagliato a fidarsi del progetto degli americani. Anche perché gli unici che parlano italiano, Sabatini e Baldini, non parlano comunque la sua stessa lingua. E si vede. Gli diamo altri mesi per rivedere il giudizio. Rimandato!
Voto 4 a… Diego Milito
Un peccato dover dare un voto così basso ad un bravo ragazzo e ad un professionista serio. Sono due anni che non ne indovina una e siamo quasi costretti ad inserirlo nella lista nera del 2011.
Voto 3 a… Maurizio Zamparini
Il suo carattere ci piace ma le sue scelte sono discutibili ed approssimative. Non si accorge che i tifosi del Palermo si stanno stufando di una squadra costantemente incompleta. I derby persi pesano come un macigno e ci si confronta con il progetto etneo, fatto di stabilità e continuità. In estate ha pensato soprattutto ad incassare. Ha bruciato due giovani, come Pioli e Sogliano, ingenui ad accettare di fronte all’odore dei quattrini. Al suo fianco, Zamparini non ha bisogno di yes-man ma di gente che gli dica: “Presidente, ma che stiamo facendo?” Indietro tutta…
Voto 2 a… Leonardo
Per fortuna, adesso, il problema è dei francesi. Il 2 è la somma del voto che conquista tra l’allenatore e la persona. 1 al tecnico poco tecnico e per nulla tattico. L’altro 1 è per aver allenato l’Inter dopo aver sposato il Milan per anni. E per aver abbandonato Moratti senza preavviso.
Voto 1 a… Doping Finzanziario (consentito)
Spariamo nel mucchio, per evitare querele, ma ci dovrebbero spiegare alcune società di serie A come fanno a spendere più del fatturato annuo e come fanno a permettersi certi ingaggi da big. Prendono anticipi sui diritti televisivi e su budget dell’anno dopo. La colpa è di chi consente un doping finanziario così forte ed evidente. D’accordo che se poi retrocedono non finiscono in B ma nel dimenticatoio, ma se restano in A falsano un campionato, a scapito casomai di chi ha gestito in maniera oculata e consentita dalle normative di lega e federali. Qualcuno controlli il comportamento al prossimo mercato di gennaio. Intelligenti pauca.
Voto 0 a… U.C. Sampdoria
Dalla Champions all’anonimato della serie B. Da Di Carlo all’inutile e fallimentare esperienza Cavasin. Da Atzori a Iachini da Gasparin-Tosi a Sensibile. Tutto inutile, il problema è alla base. Stanno umiliando la storia della Samp. Se c’è un progetto, allora, mostratecelo. Se non c’è, allora, trovatelo.
Meno commercialisti e più esperti del settore. Caro Garrone, non confonda la Lega con Equitalia.
La Redazione
C.T.
Fonte: Michele Criscitiello per Tuttomercatoweb.com
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