NAPOLI, 20 agosto – Il colpo a sorpresa spunta nel bel mezzo della notte europea. Il Napoli ha praticamente acquistato Hassan Yebda (26) mediano tuttocampo, ma – soprattutto – tutto fisico, inseguito in silenzio per strapparlo alla concorrenza. Arriverà con la formula del prestito gratuito, con riscatto fissato a favore del Benfica a quattro milioni e mezzo. Yebda è l’interditore con qualità in fase di regia che Mazzarri cercava. Due anni fa, nella sfida di Coppa Uefa contro il Benfica entrò prepotentemente fra gli obiettivi del Napoli. Impossibile prenderlo all’epoca per via del costo. L’anno scorso il mediano francese con passaporto algerino ha giocato nel Portsmouth in Inghilterra. Il Napoli spera di poterlo annunciare in tempi brevi.
SOSA, SOLO DETTAGLI – Magari, una telefonata allunga la vita: però, sicuramente, accorcia l’ansia. Napoli-Monaco (di Baviera) si gioca sul cellulare, o anche via fax: chiusa la prima sfida all’Elfsborg è di nuovo tempo di mercato e, quindi, di Josè Ernesto Sosa ( 25), del suo talento da reclutare, di quella verve apprezzata e reclamizzata da Lavezzi. L’attesa è (quasi) finita: Denis è a Udine, sul conto in banca – e in Lega – del Napoli c’è già la somma riconosciuta da Pozzo, il danaro in cassa per girarlo al Bayern è quello, euro in più o euro in meno. A volte, sono i dettagli che fanno la differenza, e quel milione che separa il Napoli dal Bayern è rimosso virtualmente – dalla ferrea volontà del calciatore di approdare al San Paolo.
PRIMO OBIETTIVO – Si riparte da Sosa, dunque, età intrigante, colpi da geniaccio maledetto della trequarti, l’alternativa ideale – quasi da controfigura – di Marek Hamsik: il Napoli ne ha già parlato 16 giorni fa con Rummenigge, ha colto la possibilità del Bayern di cedere un calciatore che tra 10 mesi va in scadenza di contratto ed è blindato dal desiderio del sudamericano, che osserva Napoli dal buco della serratura o dinnanzi alla tv, mentre va in onda la prima in Europa League.
L’ATTACCANTE – L’organico reclama un altro attaccante, dall’identikit preciso: serve un centravanti classico, una prima punta, un uomo consapevole di avere davanti a sè Quagliarella, Lavezzi e Cavani. Cristiano Lucarelli è stato partenopeo in pectore, con tanto di investitura di De Laurentiis, prima del colpo di scena cinematografico che l’ha spinto allo strappo. Il tempo passa e, da galantuomo, lenisce le ferite: può darsi che si ricomincia flirtare. Può darsi.. Corriere dello Sport.
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