Gol e continuità, finalmente. Arkadiusz Milik è tornato a essere il giocatore ammirato con la maglia dell’Ajax, quella punta che faceva rima con gol. Merito di una condizione e di una stabilità fisica decisamente convincenti, merito della fiducia di Carlo Ancelotti, che ha saputo aspettarlo e valorizzarlo, e ora si gode i risultati. I numeri dell’attaccante esploso a 18 anni in Ekstraklasa con la maglia del Gornik Zabrze sono un garanzia, in 30 partite stagionali tra campionato e coppe ha segnato 15 gol in 30 partite, se si considera solo la Serie A sono 14 i centri in 22 partite, uno ogni 103 minuti. A 25 anni, festeggiati oggi, si è ripreso la scena, ma il traguardo è ancora lontano.
SALTO DI QUALITA’ – Il bilancio è positivo, ma questo Milik non può bastare al Napoli. Con 7 gol nelle ultime 7 partite di campionato il polacco ha spento le voci sull’arrivo di una nuova punta, sulla possibilità di vedere al San Paolo, il prossimo anno, uno tra Immobile e Cavani, per ribadire il suo ruolo di punta titolare ora deve fare di più. Servono continuità e soprattutto reti pesanti, tolte le due alla Lazio in questa stagione e la doppietta al Milan, a poche settimane dal suo arrivo, Milik non ha mai fatto male alle big. I grandi attaccanti segnano gol importanti, preziosi, gol che pesano come macigni. Domenica sera arriva la Juve, è il momento di svoltare. Di diventare grande.
Fonte: Calciomercato.com
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