L’edizione odierna di Repubblica apre ad un’ipotesi di mercato molto suggestiva in merito al grande giro di punte che potrebbe scatenarsi in estate a livello internazionale:
La partita resta aperta, insomma, anche se dopo il Real ha bussato il Paris Saint Germain: con tanti soldi e una suggestione, Ibra. Era il 10 gennaio scorso e passò in archivio come una frase buttata lì, a metà strada tra convenienza e ruffianeria. Mino Raiola, che in materia calcistica è il numero uno, parlò così agli ascoltatori di Radio Gol e poi di Sky: «A Ibrahimovic sarebbe piaciuto tanto giocare con il Napoli e mi ha detto che un giorno lo farà, perché il San Paolo gli piace molto». L’audience delle due emittenti schizzò in alto per qualche istante, poi di quella frase si persero ufficialmente in fretta le tracce: troppo inverosimile perfino per le fantasie del fantacalcio. E invece nei pensieri dello zingaro Zlatan c’era davvero lo stadio di Maradona. C’è sempre stato, anzi, da quando da bambino ammirava alla tv i numeri di Diego e ascoltava l’urlo degli 80 mila di Fuorigrotta. Raiola non parlava a vanvera: buttò piuttosto un’esca, destinata a mettere la classica pulce nell’orecchio di Aurelio De Laurentiis. «Vuoi vedere che…». Adesso s’è fatto avanti il Psg, che ha appena confermato sulla sua panchina un grande estimatore del bomber uruguaiano: Carlo Ancelotti. È stato lui a chiedere allo sceicco Mansour e al suo braccio destro Leonardo di bussare alla porta di Castel Volturno. La risposta sarà la stessa, però. «Non cediamo il nostro campione». Parola di presidente. Il poker è servito: Napoli, Paris St Germain, Cavani, Ibrahimovic. Di certo, oltre alla offerta presentata dal club francese, c’è pure la ferrea volontà dello svedese di ritornare in Italia. Dove? Il Milan ha già Balotelli, con l’Inter si è lasciato male e la Juve non può permetterselo. Nell’orecchio di De Laurentiis lavora invece la pulce, gettata come esca a gennaio. Se il Matador sceglierà Parigi, a giugno, lo svedese avrà una ragione in più per traslocare: a costo di tagliarsi l’ingaggio da fantacalcio. E una contropartita tecnica come Ibra aiuterebbe i francesi a risparmiare sui 63 milioni. Percentuali? Al 99,9% non si fa, ma con Raiola lo 0,01 spesso basta.
Fonte: Repubblica
La Redazione
C.T.
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