E se due più due stavolta facesse veramente quattro? Al mercato succede non sistematicamente, ma se si sommano una serie di indizi, si arriva ad una (mezza) prova: nel mezzo, soprattutto in caso di addio di Donadel, il Napoli ha bisogno di un mediano, un interditore che conosca i tempi giusti delle due fasi, che sappia coprire e poi ripartire. Non necessariamente un regista, ruolo nel quale – sempre seguendo il codice Mazzarri – si cala Inler. Il tormento (pardon, l’estasi) del tecnico di San Vincenzo è stato (e rimane) Mathieu Flamini (29 a marzo), che nell’estate del 2011 è rimasto a lungo nel taccuino dei desideri. Ma all’epoca c’era un contratto sontuoso con il Milan a rappresentare un ostacolo rilevante. Ora gli scenari sono cambiati: Flamini non trova spazio in rossonero, ha un ingaggio «umano» (inferiore ai due milioni di euro) e va in scadenza nel prossimo giugno. Si può dunque intavolare un discorso, con approfondimento. Più che un’idea. Come Armero (26 nello scorso novembre), tanto per capirsi: tra Napoli e Udinese i rapporti sono consolidati e l’eventuale addio di Dossena spalancherebbe immediatamente la corsia di sinistra ad un altro colombiano.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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