In media stat virtus: e quell’uomo che avanza a cresta alta (pure lui), incurante degli interlocutori che s’oppongono, ne ha di virtù. Ne ha talmente tante che Aurelio De Laurentiis s’è lasciato alle spalle l’amarezza per il «no» ricevuto nel gennaio scorso e per dimostrare che in quel twitt scritto di slancio dopo la vittoria sul Cagliari c’era solo sana ironia, s’è già rifatto vivo con il Cagliari: non solo Astori, ovviamente, come già accaduto appena tre mesi, nel mercato cosiddetto di riparazione, che il Napoli usò per costruire, rinfrescare, riorganizzare, inserendo nella richiesta diretta (e nell’offerta sontuosa) anche Radja Nainggolan (25), centrocampista di lotta e di governo, un medianone nuovo stampo, uno che dà tanto e toglie tantissimi palloni; che se la cava, eccome, in un settore «a due»; si diverte, e tanto, se si gioca «a tre»: ha dunque le qualità per imporsi e per ossequiare (innanzitutto) il profilo societario, che richiede la qualità al cospetto di una carta di identità verdissima. Nel limbo degli inavvicinabili c’è Hernanes (28) della Lazio, la classe autentica eventualmente da utilizzare come sorgente di calcio, in regia e davanti alla difesa, l’osservato specialissimo che va tenuto nel mirino a distanza, aspettando (magari) un cenno di cedimento da parte di Lotito. Nainggolan è già invece nel cono di luce: certo, le trattative hanno i loro tempi, però…..
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
