Pazze idee di mercato (ma fino a che punto?) si rincorrono sui siti, sui blog, i media e altro. Si gonfiano e implodono come fuochi fatui, nel giro di giorni a volte di ore, sospinte da quell’inarrestabile tamtam di ipotesi, soluzioni e improvvise illuminazioni che attraversano il globo intero senza soluzione di continuità. Il mercato del calcio, per ora, coinvolge un po’ tutti, ma parecchio di meno i club e i loro rappresentanti, che preferiscono muoversi nell’ombra e aspettare tempi e momenti giusti per fare fuoco. Per adesso, molti e variegati sono i “verba che volant”, poiché i giochi si chiuderanno il 31 agosto, cioè fra 50 giorni. Una piccola eternità.
POLI-FUNZIONALE– Fra i tanti desideri semi-confessabili, adesso c’è anche quello di Andrea Poli. Idea non tanto folle nella fattispecie, visto che il Napoli ha un centrocampo ancora da completare, principalmente in senso numerico. Gargano, Inler, e Dzemaili (all’occorrenza) hanno cantato, portato croci, e si sono anche fatti in quattro per tutta la stagione. Al fine di evitare pericolosi deragliamenti sui famosi tre binari di Campionato, Champions e Coppa. Bisogna perciò trovare rinforzi a centrocampo, aggiungere energie, smalto e muscoli a un reparto che nella stagione a venire, senza gli opportuni ritocchi, potrebbe di nuovo boccheggiare. I fronti, repetita iuvant, saranno sempre tre. Il tutto inquadrando nel mirino obiettivi di generale gradimento, e da conciliare con le logiche economiche e le filosofie societarie. Insomma risultati importanti con un contenuto dispendio di moneta. E’ giovane, duttile, promettente, con pochi fronzoli e tanta voglia di affermarsi. Ah, e non va dimenticato che si potrebbe prendere senza “svenarsi” con uno stipendio in linea. E allora, cosa si vuole di più? L’Andrea di Vittorio Veneto, è uno di quei centrocampisti poli-funzionali che tanto piacciono a Mazzarri, la cosa va da sé.
IL LANCIO– Fu proprio il tecnico di San Vincenzo, infatti, a lanciare il giovane talento a 18 anni appena compiuti, facendolo debuttare in A (Cagliari Samp, 0-3) al posto di Volpi. Una sorta di passaggio di consegne fra il maestro e l’allievo, visto che il ragazzo aveva appreso tanto dal regista caro soprattutto a Novellino, e allo stesso Mazzarri che, proprio in quel 2007, iniziava l’avventura blucerchiata. Solo un’apparizione, breve ma intensa, tanto da lasciare il segno nei pensieri del mister. Proprio da quell’episodio iniziò la vera e propria carriera dell’eclettico centrale che dice di ispirarsi a Dejan Stankovic.
I PROGRESSI– Per Poli arrivano altre soddisfazioni, tant’è che riesce a percorrere tutta la trafila tra le varie formazioni giovanili della Nazionale, laureandosi anche vice-campione europeo con l’Under 19 nel campionato di categoria svoltosi in Repubblica Ceca nel 2008. Dopo aver riscattato interamente il cartellino dal Treviso per oltre un milione di euro (davvero un grosso investimento per un ragazzo di appena 20 anni) la Sampdoria decide di prestare Poli al Sassuolo, formazione neopromossa in Serie B, per consentirgli di giocare con la dovuta continuità. Andrea diventa titolare fisso della formazione allenata da Mandorlini e, grazie alle sue doti da centrocampista bravo nell’inserimento, si mette in mostra anche per reti importanti (cinque) che proiettano il Sassuolo provvisoriamente in testa alla classifica della serie cadetta nel 2009. Torna alla Samp da titolare con Delneri e debutta nell’Under 21 di Casiraghi. Sono gli anni della crescita e di un’affermazione che non tarda a giungere.
DI CHI SARA’?– Spazio a sprazzi nell’Inter, dopo essere arrivato in prestito, in effetti è ancora in bilico fra i due club, con l’Inter che non ha ancora esercitato il diritto di riscatto, legato a quanto pare a un ammontare di presenze stagionali non raggiunto. I due club ne stanno parlando, l’Inter vorrebbe inserire contropartite tecniche, e il Napoli ha uno dei suoi tanti occhi pure lì. Non solo lui: alcuni “spifferi” parlano anche di Milan e dell’Atletico Madrid di Simeone.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.