Tre uomini nuovi di zecca, un altro messo in freezer ai piedi dell’Etna, un paio di storie scritte con l’inchiostro invisibile, un deluso che vola lontano per ritrovare il sorriso e un pezzo di storia che in punta di piedi saluta e va via con il cuore in frantumi: è la rivoluzione di gennaio del Napoli. Arrivederci all’estate, mercato del calcio. Con la netta sensazione di un divertimento costante: lo racconta il calibro dei prossimi obiettivi messi in lista da Benitez.
IL BILANCIO – E allora, la fine. Il finale di un romanzo infinito che le mani e le penne hanno cominciato a scrivere con l’inchiostro azzurro già a settembre, dopo poche partite di campionato, e che negli ultimi giorni è entrato nel vivo catapultando dentro e fuori le pagine di Rafa personaggi di ogni tipo. Il bilancio? Tanto mercato. Sì, operazioni in entrata, in uscita e in prospettiva come raramente era accaduto nelle precedenti sessioni invernali. Con ordine: Jorginho, Henrique Buss e Faouzi Ghoulam – che ha dichiarato di essere stato spinto a Napoli da Maradona, incontrato in Algeria – sono gli acquisti già pronti per l’uso (da Verona, Palmeiras e St. Etienne); con Andujar l’appuntamento è per giugno (in prestito a Catania); a Cannavaro e Armero abbracci, baci e l’augurio di tutto il meglio possibile (al Sassuolo e al West Ham); a Kalidou Koulibaly, giovane colosso del Genk, la data del prossimo appuntamento per cominciare a progettare un futuro insieme.
STOP AND GO – E’ andata così, null’altro da segnalare. O meglio, nulla che fino alla fine della stagione potrà modificare il destino del Napoli: in campo andranno loro, quelli rimasti e i tre nuovi, e il resto sarà programmazione. Lavoro di cesello o affondi di sciabola; di certo viaggi, contatti, telefonate e impegni in agenda. Tipo quello per proseguire, faccia a faccia, il discorso già molto ben avviato per il difensore del Genk, Koulibaly, un gigante francese di 22 anni con radici senegalesi che spopola nel campionato belga. Giusto il tempo di prendere fiato e via: del resto, le basi per concludere l’affare in vista della prossima stagione sono solide.
IN SPAGNA – Il giovane francesone, certo, ma non solo: un antipasto di quello che sarà, verrebbe da dire, considerando il prossimo listone di Rafa. Gli obiettivi? Beh, claro. Chiaro, nella loro lingua: Javier Mascherano, l’argentino del Barça che Benitez non ha mai smesso di puntare per il centrocampo. L’impossibilità di un suo trasferimento a gennaio è sempre parsa chiara, però l’entourage del centrocampista ha fatto intuire che, tra qualche mese, lo scenario potrebbe cambiare. In sintesi: ne riparliamo. L’apertura esiste, insomma, ed è avvalorata dallo splendido rapporto tra Mascherano e il suo ex allenatore: non resta che tessere la tela. E nel frattempo, continuare a monitorare anche la situazione di Song Bilong, compagno in blaugrana di Javier che, di Benitez, era il primo obiettivo di gennaio. E ancora: radar puntati su Maxime Gonalons e il Lione, sfumato a cose fatte qualche settimana fa; su Etienne Capoue, valutato 14 milioni dal Tottenham e di fatto bloccato a Londra; Thomas Vermaelen, Martin Skrtel e Jan Vertonghen, difensori di caratura mondiale inseguiti senza soluzione di continuità ma blindati, in corso di stagione, da Arsenal, Liverpool e Spurs.
IL PALLINO – A proposito di Tottenham: sia in estate, sia in inverno il Napoli s’è fiondato sulle tracce di Erik Lamela, un pallino di De Laurentiis. Sin dai tempi del River: pensare a un rilancio è la conseguenza più ovvia del corteggiamento degli ultimi tempi. La caccia continua. Il mercato non si ferma mai.
Fonte: Corriere dello Sport
