Un paio di giorni di stop per riordinare le idee. E poi Cavani, in queste ore, deve pensare ad altro: deve giocare domani notte in Venezuela con l’Uruguay che se non riuscisse a vincere rischia seriamente di non riuscire a qualificarsi per i mondiali brasiliani. Quindi, Edi ha chiesto ai suoi due manager una tregua di 48 ore. Tanto, Anellucci e Triulzi sono a conoscenza della sua ossessione: il Real Madrid. E per il momento nulla ha cambiato le sue priorità: né le telefonate di Mourinho e neppure i milioni di sterline dello sceicco Mansour. I manager vanno avanti su più tavoli: sperano che nelle prossime ore gli emissari del Chelsea contattino il Napoli per offrire i 63 milioni della clausola. Risolta la questione dell’allenatore e dopo aver annunciato l’arrivo di Carlo Ancelotti, il presidente Florentino Perez darà al suo emissario italiano di fiducia, Ernesto Bronzetti, l’offerta da consegnare a De Laurentiis per Cavani. Secondo indiscrezioni, con la partenza di Higuain destinazione Juventus e lo scarso gradimento di Benitez per il difensore Fabio Coentrão (valutazione di circa 16 milioni), l’offerta cash degli spagnoli non supererà i 48 milioni di euro (e una serie di amichevoli). Dunque, l’assalto Real a Cavani sta davvero per partire. E il presidente del Napoli respingerà seccamente l’offerta: il Napoli tiene duro, e continua a pretendere i 63 milioni previsti dal contratto e anzi sventola «minacciosamente» l’offerta del Chelsea di Abramovich e del Manchester City di Mansour. Il Napoli mostra comunque tranquillità, anche perché a livello di ingaggio non teme rivali: se Cavani rimanesse, sarebbe infatti disposto a garantire un prolungamento del contratto fino al 2018 da 6 milioni a stagione con la cessione di parte dei diritti d’immagine.
Ma perché il Real tiene bassa l’offerta? Colpa di Cavani, che troppo apertamente ha fatto intendere di avere un accordo sulla parola con le merengue. Un impegno a lasciare Napoli solo per andare in Castiglia. Questo fa sì che i blancos si attendano prima o poi una sorta di braccio di ferro del Matador con il Napoli per lasciarlo andare via e per coronare il suo sogno. Cosa che però Cavani non farà. De Laurentiis però dirà di sì solo a chi pagherà la clausola e dunque, al di là delle preferenze sentimentali di Cavani, la Premier offre le sterline giuste per fargli digerire un addio che neppure il presidente considera necessario. Il Napoli è una società sana, con un budget per il prossimo mercato che si aggira intorno ai 50 milioni nel pieno rispetto del fairplay finanziario. Spenderà, cioè, meno di quello che ha incassato.
Il nodo Cavani tiene in stand-by tutto il mercato del Napoli. In attacco, finché non si conosce il destino dell’uruguaiano, non è chiaro che tipo di punta prendere: solo un esterno destro (Cerci o Biabiany, per esempio) o anche un’altra punta centrale (Mario Gomez o Dzeko). Scelte non di poco conto. Per questo il Napoli mette fretta a Cavani: decidiamo adesso insieme e non rinviamo a luglio. In difesa, sfumato Ogbonna il Napoli deve accelerare per Astori del Cagliari, facendo i conti con il Milan. Skrtel chiede al Liverpool di essere ceduto e i reds sono pronti ad abbassare le richieste. Mascherano è da sempre in cima alla lista di Benitez per puntellare il suo centrocampo: guadagna poco meno di 400mila euro al mese. Deve abbassarsi lo stipendio e Rafa segue l’affare da vicino. Probabile l’ingaggio di Zaza, mattatore con l’Ascoli in serie B. Mentre rispunta il nome di Belfodil, il ventunenne attaccante del Parma che piace anche a Juve, Milan e Inter ed è quotato intorno ai 15 milioni. Bigon oggi potrebbe fare la sua offerta a Leonardi, ad parmense. Secondo la stampa portoghese, infine, Fabio Lopes, 20enne trequartista del Tondela, potrebbe essere aggregato in prova.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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