Nascondersi, dissimulare, sono atteggiamenti tipici e anche frequenti nel mondo del calcio. Fanno parte del gioco, diciamo, sono strategia. Costume. Normalità. Fermo restando le eventuali eccezioni a conferma delle regole. Ecco, in quest’ottica, Edinson Cavani ha dimostrato di essere l’eccezione di cui sopra: «Il mio futuro è incerto». A prescindere dall’arrivo di Rafa Benitez. «Già». E poi messaggi di stima a Mou e Pellegrini, e di apertura notevole alla Liga. Regno del Real. Terra di sogni.
LA TENSIONE – E allora, la novità. Le parole, il discorso lungo e videoregistrato in un prato verde e soleggiato, a pochi passi dal ritiro venezuelano della Celeste, impegnata oggi a Puerto Ordaz, in Venezuela, nella partita più delicata delle qualificazioni al Mondiale brasiliano 2014. Serve una vittoria, roba da dentro o quasi fuori, ma la tensione e l’adrenalina non fermano i media uruguaiani. A caccia di notizie sul futuro di Cavani e Suarez. I due uomini di Salto e i due attaccanti totem della Celeste (con tutto il rispetto al mito Forlan). Edi sorride: «Non so davvero cosa farà Suarez: non conosco il mio futuro, figuriamoci il suo. Di certo è prestigioso per il nostro Paese che i due attaccanti della Nazionale siano così stimati a livello mondiale».
FATTORE X – Beh, detto questo, approfondiamo. Domanda precisa, risposta precisa, sincera, apprezzabile per la chiarezza: l’arrivo di Benitez può essere un fattore decisivo per la sua permanenza a Napoli? «Non lo so, non lo so. Credo che ci siano altri fattori in grado di cambiare il mio futuro». Chiaro?
L’INCERTEZZA – Una soluzione, forse, sarebbe scovare questo fattore X. Forse. Nel frattempo Edi racconta una verità ineludibile: «La cosa certa è che io sono di proprietà del Napoli, ho un contratto con il Napoli». Ma un’altra certezza è che si parla senza sosta anche di un futuro prossimo, diciamo dietro l’angolo, con un’altra maglia sulla pelle. «Sì, lo so che se ne parla molto, ma direi che il mio futuro è incerto. Tutto incerto». Proprio così.
CARO MOU – Tra le nebbie del mercato, però, arrivano lampi chiarificatori: l’interesse del Chelsea, del City e del Real Madrid. «Sinceramente non so se hanno fatto offerte per me o se le faranno, non lo so davvero, però è ovvio che l’eventualità di essere allenati da tecnici di un certo livello, come Pellegrini, Mourinho o anche gli stessi con cui ho già lavorato, sarebbe un piacere per me. E’ sempre un piacere».
SOGNO SPAGNOLO – In attesa di conoscere il nome del tecnico del Real, commento importante sulla Liga: «Il calcio spagnolo è molto bello, meno schematico, ma non so cosa potrebbe succedere. Comunque, ci sono squadre e tecnici molto importanti».
E ancora: «Di certo non mi fa perdere il sonno tutto ciò di cui si sta parlando. Anzi, direi che sin da piccolo ho sempre guardato a certe squadre come quelle dei tuoi sogni, anche se ora come ora penso soltanto all’Uruguay e agli impegni in vista del Mondiale e della Confederations Cup». El señor 63 milioni di euro non fa una piega: «Sono abituato a sentir parlare di ogni tipo di cifra, nel nostro mondo conviviamo con certe situazioni». Inchino. E saluti al Matador.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro