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Cavani continua ad essere l’oggetto dei desideri dei grandi club ed il Chelsea è pronto a rilanciare

La proposta del club londinese è: 30 milioni + Torres

Già l’estate scorsa, il Chelsea aveva provato a strappare Cavani al Napoli. Tentativo, però, respinto con forza da Aurelio De Laurentiis. Stavolta vorrebbe riprovarci. Anche per dimostrare a Josè Mourinho, neo tecnico dei Blues, che la volontà di accontentarlo da parte di Abramovich c’è tutta. Trenta milioni di euro più Fernando Torres, questa la proposta apparecchiata a Londra, complici alcuni intermediari, ma non ancora presentata in concreto a De Laurentiis. Una proposta che ha lo scopo di aggirare la clausola rescissoria fissata tra il Napoli e gli agenti del calciatore (sessantatrè milioni di euro) e nello stesso tempo cercare di sfruttare la stima che Benitez nutre nei confronti del Nino Maravilla inserendolo quale contropartita. Trenta milioni, più un attaccante valutato dal Chelsea altrettanto, ed ecco arrivati ai sessanta milioni di euro. Tralasciando, però, l’ingaggio percepito da Torres (oltre otto milioni di euro all’anno e fino al 2016) nonché la carta d’indentità dell’attaccante spagnolo (il Nino è classe ’84). Ma provarci non costa nulla. E il direttore amministrativo del club, Bruce Buck ha già dato il benestare a spostare i trenta milioni cash. Sarà un intermediario a farsi latore nei prossimi giorni della proposta ideata nella sede di Fulham Road. Basteranno?E Benitez accetterebbe mai che Mourinho, suo successore sulla panchina del Chelsea, nonché dichiarato rivale nella Premier League, venga a strappargli un calciatore da trenta gol e passa a stagione? Avessero inserito un’altra pedina in contropartita (Ramires), o molti più soldi a conguaglio, può anche darsi che la proposta venisse presa in considerazione dal Napoli. Ma così come vorrebbero presentarla, è destinata a morire sul nascere. Intanto il Chelsea non demorde. Vuole il Matador e consegnarlo a Mourinho per un grande ritorno in Champions, nonché in Premier.

L’ESTATE SCORSA – Anche un anno fa, più o meno in questo periodo, un intermediario bussò alla porta di De Laurentiis per conto dei Blues. Quaranta milioni di euro cash, la prima offerta. Il presidente del Napoli rispose a brutto muso. E dopo una settimana, secondo tentativo: qurantaquattro milioni di euro. «Neanche a parlarne», fu la risposta del patron della Filmauro che nel frattempo stava preparando l’allungamento del contratto dell’uruguagio. A quel punto, però, gli agenti di Cavani bussarono all’aumento dell’ingaggio. Un aumento basato appunto su quell’offerta reale del Chelsea. Al termine di una lunga controversia, De Laurentiis dovette accordare un aumento piuttosto consistente per protrarre l’accordo fino al 2017. Non solo, fu costretto anche a fissare una clausola rescissoria sulla cui cifra si discusse non poco. Sessantatrè milioni che diventano settanta circa con i premi previsti per le società che hanno valorizzato il giocatore. 
LA CARICA – A Stamford Bridge, la voglia di Cavani è ritornata appena sì è concretizzato l’ingaggio di Mourinho. Al portoghese non dispiacerebbe rimpiazzare un attaccante (Torres) che ha realizzato in Premier ventuno reti in meno del Matador. E segue la punta del Napoli da tempo. Nella lista consegnata ai dirigenti del Chelsea ha piazzato in cima proprio Edinson Cavani. Ma qualcosa è cambiato anche dalle parti di Stamford Bridge. Abramovich non sarebbe più disposto a scucire la borsa come faceva fino a un anno fa. E ha suggerito di operare con contropartite tecniche. 

AL CITY – Ma anche a Manchester, sponda City, piace il cecchino di Salto che ha realizzato oltre cento gol in tre anni. Gli avrebbero già proposto anche più di quanto guadagna adesso. Loro, però, propongono Dzeko che non dispiacerebbe al Napoli (anche per l’ingaggio) ma con un conguaglio inferiore a quello del Chelsea (venti milioni di euro). Niente da fare anche per loro. E restano alla finestra, sperando che nel frattempo il Chelsea non alzi la posta. 

IN SPAGNA – Al Real Madrid, invece, seguono gli sviluppi legati al futuro di Cavani con un certo interesse ma anche con distacco. Per ora non ci sarebbe alcuna intenzione di avventurarsi in un’operazione così onerosa. Elementi da offrire in contropartita ne avrebbero pure ma gli ingaggi sono alti anche da loro per cui solo tanto fumo all’orizzonte. Sanno però che Cavani, o meglio il padre, spinge perché approdi a Madrid. Ma in Spagna come in Inghilterra, e anche in Germania, hanno realizzato che il Napoli non ha alcuna necessità di cedere il suo gioiello per fare cassa. Il Napoli di De Laurentiis è solido economicamente e cederebbe il proprio bomber solo in caso di vantaggio acclarato sotto tutti i profili.  
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

 

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