Metti un sabato in costiera. Aurelio De Laurentiis e la moglie Jacqueline, inseparabili e sorridenti in questo week end fuori dagli schemi. Niente Capri, con il solito giro alla Canzone del mare, stavolta la meta è Amalfi. Suite all’hotel Santa Caterina, dove si domina quella che un tempo era Melphe, la più antica e temuta Repubblica marinara d’Italia. Relax necessario e meritato, in attesa di quella che sarà una delle settimane più importanti della storia recente del Napoli. Meglio non pensarci, ma raccogliere idee ed energie con un bagnorigenerante. Giro in motoscafo per patron e consorte, con puntatina anche sull’isola Li Galli, quello che fu il buen retiro di Rudolf Nureyev . Niente calcio, solo mare e sorrisi con una coppia di amici per condividere la prima, vera giornata d’estate. Ritorno alla base alle 14,30, con tavola apparecchiata sulla terrazza dell’hotel a cinque stelle. Qui son tutti tifosi del Napoli, come si fa a reggere alla tentazione di chiedere una cosina a De Laurentiis? «Presidente, ma davvero se ne va pure Cavani ?», e quando gli ricapita al giovane cameriere di Portici l’occasione di fargli una domanda? Reazione serena, con risposta arricchita dal sorriso: «Cavani? Dicono che sarebbe mia intenzione venderlo. Come no, se mi portano dai 70 milioni in su…», il tono del patron è rassicurante e dissacrante, con il cartellino del prezzo del Matador che ogni giorno cresce sempre di più. Altro che 40 milioni più Matri o Giovinco proposti dalla Juve, non basterebbero nemmeno i 50 milioni cash prospettati dagli
sceicchi del Manchester City: chi vuole Cavani deve pagarlo un occhio della testa, oppure 70
milioni cash.
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