Milano da bere amaro. Molto amaro, dopo l’ultima giornata di mercato: l’assalto a Pazzini (28), da quanto emerge disperato e infruttuoso, è andato in scena ieri proprio nella capitale del mercato. Il centro di gravità del Napoli che prende forma a pochi giorni dall’inizio del campionato. L’identità è definita, è chiara, eppure manca ancora qualcosa: un esterno, che ormai sembra essere definitivamente un destro; e magari un attaccante, nel caso in cui arrivi l’offerta giusta per Vargas (22). Torino e soprattutto Genoa lo hanno chiesto con scarsi risultati finora, ma ieri il cileno è finito concretamente nel mirino dell’Espanyol: l’offerta di 500mila euro per il prestito è pronta. Ma Preziosi non molla.
SI BALLA– E allora, è il caso di dirlo: si balla sulle punte. Si balla davvero, perché il Napoli ha provato in tutti i modi a spuntarla per Pazzini, salvo poi frenare in maniera brusca davanti alla trattativa tutta milanese per lo scambio con Cassano e davanti alle richieste dell’attaccante: ieri, infatti, il d.s. azzurro Bigon ha incontrato il manager del Pazzo, Tinti, ma la risposta recapitata al cospetto dell’offerta, dell’ingaggio per intenderci, non è stata ritenuta all’altezza delle aspettative. E allora niente. Adios. Un saluto che ha poi dirottato Bigon a un nuovo approccio con la Lazio per la questione Sergio Floccari (30). Si vedrà.
L’INTRIGO– Si vedrà perché tutto dipende dalla conclusione della vicenda Vargas: il suo manager, Ogalde, residente a Barcellona, è stato avvicinato dall’Espanyol, la seconda squadra catalana, con una proposta che il Napoli potrebbe prendere in considerazione. Soldi, moneta e anche sonante di questi tempi: 500mila euro per il prestito e la copertura quasi totale dell’ingaggio di 1,1 milioni di euro. Niente male. Però Bigon, nel pomeriggio, ha rifiutato il prestito al Genoa e al Torino della sua stellina cilena presa a gennaio per 12 milioni di euro ma ancora incapace di brillare. Sì, proprio così: «E’ incedibile» , la risposta.
Strano ma vero. E di certo complesso, come caso: perché Vargas ha dichiarato apertamente di voler giocare, di volere uno spazio che in azzurro, considerando la scala gerarchica, sa di non avere; perché Mazzarri non è scontento, no, ma neanche a mille per l’adattamento del giovanotto, talentuoso ma come bloccato psicologicamente tanto da non segnare neanche uno di quei gol realizzati a raffica e con stile nel suo paese, nel corso delle sette amichevoli precampionato.
GENOA C’E’– Al di là dell’Espanyol, Torino e Genoa. E se il Toro ha detto stop alla trattativa, il club di Preziosi è invece convinto che la situazione non sia assolutamente chiusa: oggi, infatti, è in programma un altro incontro tra i dirigenti delle due società. E l’offerta sarà ribadita: Vargas per Mesto (30). Che sarebbe anche quell’esterno destro, molto duttile, che tra l’altro Mazzarri conosce benissimo per averlo allenato alla Reggina.
IL BRASILIANO– La resistenza del Napoli su Mesto, e dunque sull’affare con il Genoa, è anche motivata da un’altra storia: quella che porta al greco Torosidis (27) e ai giovani esterni sudamericani finiti nel mirino. Dopo l’assalto all’argentino del Racing Avellaneda, Centurion (19), Bigon è tornato forte sul brasiliano Wallace (18) del Fluminense, sul quale però c’è l’opzione del Chelsea (guadagnata in occasione della cessione che ha portato Deco da Londra a Rio de Janeiro). Operazione difficile ma non impossibile.
GARGANO VIA?– Come possibile, a questo punto, è la cessione di Gargano all’Inter: ieri, infatti, il suo manager ha incontrato l’Inter per parlare dell’ingaggio. Se accordo sarà, il club di Moratti partirà all’assalto con il Napoli. E il Napoli si tufferà ancora sul mediano argentino del River, Cirigliano (20). Tutto concluso, invece, per il difensore brasiliano Uvini (21): la società azzurra ne ha definito l’acquisto con il San Paolo e ora è alla ricerca di una squadra, di serie A, cui girarlo in prestito per accelerarne l’adattamento. Il Siena e il Catania sono in lizza. Vigili.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.