Ci sono un portiere, un difensore e un centrocampista. Ci sono due giocatori dal destino non ancora chiarito, per motivazioni differenti, e poi ce n’è un terzo che invece ha ben chiaro il futuro: si chiama Ignacio Fideleff, e attende soltanto di fare la valigia. Anzi, probabilmente non l’ha mai disfatta, essendo arrivato martedì nel ritiro di Dimaro, e ora aspetta con ansia e fibrillazione che il Napoli chiuda la trattativa più calda del momento: con il Parma, filo-argentino per antonomasia che stima molto il biondo e riccioluto difensore che in azzurro non ha avuto e difficilmente troverà spazio. Gli altri due? Due pezzi pregiati, uno più dell’altro: Rosati, che piace moltissimo al Genoa, e Gargano, monitorato da molti club.
CIAO IGNACIO– E allora, le novità del mercato in uscita. Quello che probabilmente sta facendo registrare l’attività più viva, in questo momento. Dei tre personaggi da copertina, o giù di lì, è bene partire da quello a un passo dalla cessione: Fideleff-Parma, un affare praticamente fatto o quasi. Molto vicino, talmente che potrebbe anche essere definito oggi, non appena la squadra di mercato del Napoli arriverà a Milano. Sorrideranno un po’ tutti, alla fine: il difensore, che così potrà nutrire nuove speranze di un impiego più continuo; e poi anche Mazzarri, che comincerà a vedere una rosa meno folta e con meno esuberi. Com’è giusto che sia.
C’E’ GRAVA– Alla fine, insomma, ha vinto la linea portata avanti dal tecnico azzurro, che aveva indicato in Gianluca Grava il giocatore più utile, il migliore di tutti a completare l’elenco dei difensori a disposizione per la prossima stagione. Grava e non Fideleff, acquistato sul fotofinish dell’estate scorsa, dopo l’infortunio di Britos al Gamper, con il Barcellona: il Napoli aveva provato a prendere il brasiliano Juan, finito poi all’Inter a gennaio, e alla fine aveva optato per Fideleff.
IL CHE– Un ragazzo intelligente e impegnato, Ignacio, uno con l’aria da intellettuale che su Twitter cita anche il Che con nonchalance. In campo non ha avuto grandi occasioni, grandi passerelle, e del resto il suo inserimento non è stato dei migliori: 4 le presenze, tutte in campionato. I compagni lo definivano, “un osso “, nel senso di un bel marcatore, ma in partite ufficiali, ahilui, non ha lasciato tracce. O meglio, non ne ha lasciate di positive: il ricordo più nitido resta quello sfortunato svarione a Verona con il Chievo che permise a Moscardelli di realizzare il gol della vittoria. Capita. Ma a Parma potrà emergere.
LE CIFRE– Insomma, non resta che registrare gli ultimi dettagli e poi annunciare la conclusione della trattativa, anche perché il Torino sta provando a inserirsi: il club di Ghirardi, però, è in netto, nettisimo vantaggio, e anche la formula trovata sarebbe quella giusta: prestito oneroso (200mila euro) con diritto di riscatto fissato in favore dei gialloblù (un milione e 800mila euro).
IL PORTIERE– Diversa, assolutamente differente la situazione di Rosati. Un portiere che Mazzarri non considera un vice, ma che per la presenza di De Sanctis non è riuscito comunque a trovare spazio: 2 le presenze collezionate nella stagione precedente, una in campionato e una in Coppa Italia. Stop. Il Genoa, allora, è in agguato: piace da morire, Rosati, ma prima di sbloccare la situazione il club di Preziosi dovrà cedere Frey.
L’ALTRO WALTER– Per quel che riguarda il centrocampo, invece, tutto ruota intorno a Gargano. L’altro Walter, quello che da tre anni, ormai, finisce puntualmente nella lista degli cedibili, salvo poi diventare un imprescindibile nel corso della stagione. La situazione è molto semplice: anche quest’estate non è considerato incedibile, e dunque si attende. Senza ansia e senza fretta, perché in effetti il Napoli è ben contento di tenerlo. Però? Però se arrivasse l’offerta, concreta e anche sostanziosa, se ne parlerebbe eccome. Come si parla con il Torino e con il Pescara di Santana: l’argentino non rientra nei piani di Mazzarri ed è in cerca di sistemazione. Poi, situazione Donadel: «Non posso escludere nulla, perché è nella logica del mercato. Non escludo anche un suo ritorno a Firenze» . Lo ha detto il suo manager, Andrea D’Amico. Il tecnico azzurro, però, vuole prima valutarlo sul campo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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