Ce l’ha messa tutta e giammai avrebbe voluto lasciare una squadra cercata a tutti i costi. Ma Pablo Armero suo malgrado ha dovuto alzare bandiera bianca. I Mondiali incombono e non poteva restare ancora in panchina ad aspettare che Benitez gli desse un’altra opportunità. Tra l’altro non era stato capace di imporsi nè da esterno alto di sinistra, tantomeno in una difesa a quattro. E così ha raccolto l’invito del West Ham, dove prima di lui erano già arrivati Nocerino e Marco Borriello. Armero aveva giò provveduto a salutare i compagni del Napoli nei giorni scorsi ed in particolare il connazionale Zuniga: «Vado via» , aveva detto. E così è avvenuto. Un trasferimento favorito in ogni misura anche dal Napoli che ieri ha voluto esprimere il proprio ringraziamento al nazionale colombiano: «Ringraziamo Armero per il suo prezioso contributo, in bocca al lupo Pablo» , il commento del presidente De Laurentiis, immediatamente dopo il comunicato della società che ufficializzava il passaggio al West Ham in prestito fino al termine della stagione agonistica. In effetti, il destino di Armero è sempre nelle mani del Napoli e chissà che ai Mondiali non si esprima come aveva fatto nell’Udinese e possa ritornare a Castelvolturno.
CIAO PAOLO – Stessa sorte ha seguito Paolo Cannavaro. Anche lui non ha trovato spazio con la nuova gestione tecnica di Benitez ed è stato costretto a lasciare suo malgrado. Ma ancora più di Armero, il capitano mai avrebbe immaginato di dover lasciare la squadra dove è cresciuto nonchè quella del cuore. Cannavaro se ne va al Sassuolo mentre gran parte della tifoseria gli è ancora grata per quanto ha offerto alla causa azzurra. I posti lasciati liberi di Armero e Cannavaro sono stati rilevati da Goulham ed Henrique, rispettando così il numero dei calciatori in organico. L’unico che fino a tarda sera non aveva ancora trovato una sistemazione era Uvini. Il difensore brasiliano era richiesto dal Livorno ma anche all’estero. Radosevic, infine, completa il parco dei centrocampisti e per disposizione di Benitez resta dov’è.
Fonte: Corriere dello Sport
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