Marcello Carli, direttore sportivo del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport. Costruiamo grandi allenatori in Italia.
“Sempre detto. Allenatori e dirigenti, mi creda. Se contassero i soldi in fondo arriverebbero solo le inglesi. E invece noi ci siamo: con il lavoro e le idee. Guardi il Napoli con il Psg: Ancelotti tra averlo e non averlo c’è differenza. Dall’altra parte c’erano 11 star, di qua una squadra organizzata”.
Barella se lo è fatto sfuggire quando era a Empoli. Poteva accorgersene prima…
“Senta me: Barella dalla Sardegna non lo avrebbe portato via nessuno. E ora sarà durissima per tutti portarlo via a Giulini”.
Parliamo del giocatore. Che talento è?
“Ha qualità importanti, al momento utilizzabili su tutta la linea mediana. Qualità, intensità, umiltà, voglia, spensieratezza: tutto questo insieme fa il talento. Ma deve continuare a crescere perché chi smette di crescere è finito. Tatticamente è uno che tra 4-5 anni potrà anche fare il play davanti alla difesa ad altissimo livello. Uno con almeno dieci anni di Nazionale davanti”.
Chi glielo ha chiesto?
“Nessuno”.
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