Ma sì, Parigi val bene una mossa: d’anticipo, in contropiede, persino in tackle, sfidando il cronometro e correndo contro il tempo, per vedersi pure Napoli-Udinese. E sì, Parigi, mon amour: toccata e fuga, disperdendosi tra la folla del Charles de Gaulle, poi infilandosi nel caos d’una città in cui è semplice nascondersi. Il mercato è nell’aria e per lanciarsi negli affari ed evitare la mischia conviene muoversi con cautela, sin dalla fine di ottobre, diciamo dal 26, il giorno ideale per rientrare, dopo aver cominciato a tessere la tela. E allora: cosa ci faceva Riccardo Bigon, nell’immediata vigilia d’una partita – avvenimento dal quale fatica staccarsi nelle ore che la precedono – in Francia? La domanda sorge spontanea e le risposte galleggiano Oltralpe, in quel microuniverso in cui il ds del Napoli ha lanciato sguardi interessati da un bel po’.
MATUIDI & COMPANY – Parigi, Psg: dunque, Blaise Matuidi (24) il pensiero ricorrente dell’estate scorsa, prima di doversi industriare con una serie di ragionamenti inevitabili per chi è deputato ad organizzare un club indotto a preferire il già ambientato Dzemaili o il parametro zero Donadel. Ma il calcio è in continua evoluzione, le realtà si modificano, gli accidenti si susseguono e le esigenze invitano a rispolverare il vecchio block-notes, quello nel quale Matuidi è in cima alla lista della spesa: cinque-sei mesi dopo, il Psg ha cominciato ad avere una sua fisionomia ed al medianone individuato dal ds ha lasciato pochi spazi. Vuoi vedere che? I fatti separati dalle indiscrezioni raccontano pure che tra i soggetti d’un desiderio c’era (e rimane) Yann M’Vila (21), il De Rossi del Rennes, un bisontino niente male che però viaggia già su cifre sostenute ed ha un ingaggio prossimo al milione e mezzo di euro; e, sempre in Francia, s’è ripreso la scena Maxime Gonalons (22), ma guarda un po’ interditore – con un fisico bestiale – del Lione, fresco di contratto, è vero, ma comunque uomo-mercato.
IL TETTO SALARIALE – L’ora degli affari è ben distante, ma per sfuggire alla pressione delle aste è conveniente agire nella penombra: il Napoli ha una sua filosofia imprescindibile, un rispetto assoluto per il fair play finanziario che nel maggio scorso l’ha costretto a rinunciare prima ad Osvaldo e poi a Vidal, scelte di altissimo profilo però anche dagli ingaggi superiori al tetto salariale, e il viaggetto di Bigon a Parigi tende – presumibilmente – a conquistare simpatie o anche opzioni morali con il Psg per Matuidi.
LA SUA AFRICA – Il mercato sta per entrare nel vivo, nonostante si sia appena all’inizio: in mezzo al campo sono emersi insospettabili problemi, per l’infortunio prolungato di Donadel, per quello meno serio di Gargano, ed allora Bigon si è attivato, però senza indugiare solo nella zona nevralgica: da un bel po’, lo staff degli osservatori partenopei è stato individuato in Inghilterra, per la precisione ad assistere a partite del Queen’s Park Rangers, laddove gioca Adel Taarbat (21), un marocchino ritenuto già di qualità e pure in possesso di ulteriori margini di miglioramento. E ieri sera, a completare il puzzle di fine ottobre, dall’altra parte s’è potuto notare Mehdi Benatia (24), un pilastro che l’Udinese ha scovato in Francia, grazie a Claudio Vagheggi, due estati fa: 50 mila euro per averlo, non meno di dieci milioni per cederlo nel 2012. Ma De Laurentiis e Pozzo sono amici….
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro