Un paletto di qua, un altro di là: quello è uno slalom, ma lo chiamano mercato. C’è il fair paly finanziario, c’è il tetto degli ingaggi, c’è pure da dare una sbirciatina alla carta d’identità, perché oltre i ventotto anni è vietato spingersi, a meno che non ti chiami Pandev: ed allora, gratta gratta, quel che resta sul cellulare di Riccardo Bigon è (per il momento) un bla-bla-bla a futura memoria, chiacchierate intavolate in attesa degli eventi o dialoghi aperti per svuotare l’organico. E’ la dura vita di un diesse nel calcio al tempo dello spread: «Noi abbiamo un gruppo competitivo, esperto, affiatato: abbiamo la garanzia di avere una squadra forte e, un tassello alla volta, perfezioneremo il Napoli. Perché cercare e poi trovare calciatori più forti di quelli che abbiamo noi, non è facile. Cerchiamo uomini affamati, abbiamo preso Pandev in anticipo sulle operazioni delle altre. ».
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