Due punte di diamante di altrettante cosiddette “provinciali” per due big del campionato che, proprio nel ruolo di centravanti, cercano alternative di peso quasi totalmente assenti in organico. Sono, guardacaso, le due anti-Juve a muoversi in questa direzione, cioè Napoli e Inter. Obiettivi simili, genesi del problema differente. Il caso Napoli è infatti abbastanza clamoroso: va bene aver trattenuto Cavani con un rinnovo che ha accontentato il palato del bomber uruguagio, ma non aver pensato anche solo a un’umile alternativa di buon rendimento negli ultimi 16 metri è stato davvero un peccato da girone dell’Inferno. Vargas, Insigne e lo stesso Pandev agiscono in lontananza, preferendo lo spazio in verticale. Seconde punte di enorme qualità impossibilitate a risolvere il problema del gol contro difese schierate e serrate, tanto più se organizzate all’italiana. Adesso si guarda a gennaio e spunta il nome più credibile: Rolando Bianchi.
L’ariete del Torino, ancora lontano dall’accordo per il rinnovo con patron Cairo, è pronto a lasciare la fascia da capitano granata pur di ottenere una nuova chance ad alti livelli senza nulla rinunciare sull’ingaggio (che è il più oneroso in assoluto tra i tornisti). Di contro, il club granata stima Bianchi ma non lo ritiene più incedibile da più di sei mesi. L’operazione si può fare. Con una comproprietà di Vargas, un El Kaddouri da rigenerare e proporre finalmente da protagonista in Serie A. La strada è questa, e per il Torino ci sarebbero pronti anche 4 milioni di euro pronta cassa oltre che le contropartite tecniche. Bianchi, di fatto, ricoprirebbe con ancora maggior verve il ruolo di punta d’emergenza che in passato a Napoli, sotto la gestione Mazzarri, spettava a un altro ex granata, cioè Cristiano Lucarelli.
Il discorso Inter è diverso, perché l’appetito viene mangiando e forse mai Stramaccioni avrebbe pensato di potersela davvero giocare ad armi pari su più fronti (non va dimenticato che per l’Inter l’Europa League resta un obiettivo stagionale a cui assolutamente non rinunciare… questione di prestigio!). Allora la necessità di un vice-Milito cresce con il passare delle settimane.
Il profilo disegnato in via Durini non corrisponde più al classico uomo di “seconda fascia”, il Floccari di turno tanto per intendersi. Si punta a qualcosa di più, con caratteristiche ben definite, cioè una punta che possa far da riferimento alla squadra aprendo varchi anche per i vari Palacio, Cassano, Coutinho. Prende quota, di nuovo, il nome di German Denis, ora all’Atalanta e pallino di Marco Branca avallato dal tecnico romano. La trattativa si può fare, ma in ballo c’è un valore complessivo appena superiore ai 10 milioni.
Senza follie, ma certo tornando a investire, i nerazzurri completerebbero così il parco attaccanti con un giocatore di peso utile contro le difese chiuse e negli assalti finali. Un giocatore, oltretutto, che ha fame e voglia di dimostrare di starci anche nei grandi palcoscenici. Magari con un ingaggio quasi raddoppiato…
Fonte: goal.com
La Redazione
P.S.
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