Il nome dev’essere una garanzia: e allora, la Champions e l’Europa League, gli scudetti e la nobiltà attraversata a petto in fuori, il Valencia, il Liverpool, ora il Chelsea e, se non vi basta, pure qualche mese di Inter, con la coppa Intercontinentale. Si scrive Rafa Benitez e si rilegge un decennio – anzi oltre – di calcio maturato ovunque, in modelli tatticamente e culturalmente diversi, e però sempre a livelli alti, mostrandosi con il taccuino sulla panchina a prender nota dei cambiamenti d’una partita e proponendo se stesso: 4-4-2 ma altro ancora. Rafa Benitez, come (ri)cominciare: e in quell’elenco in cui restano comunque sottolineati Guidolin e Allegri e Di Matteo, pare ci sia pure la corsia preferenziale, rintracciabile in qualche segnale del mercato che induce a soffermarsi su Ramires Santos do Nascimiento (26), ma guarda un po’ un uomo in blues, la prima idea internazionale da cerchiare d’azzurro.
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