Benitez battezza Higuain. Il centravanti argentino è pronto a conquistare Napoli

Le incoraggianti parole del mister, il tortuoso viaggio verso Dimaro, la dubbia data di presentazione. L'effetto Higuain è devastante

 DIMARO – Una notte pazzesca, conclusa con il saluto di Higuain dopo le 00,30 da una finestra dell’ultimo piano dell’hotel Rosatti, quello che ospita il Napoli. In strada almeno 300 persone impazzite di gioia che gli hanno urlato tutto il loro amore cantando il coro già diventato un tormentone a Napoli ( «Don-din, don-din, don-din… intervengo da Torino, ha segnato Higuain» ). Gonzalo, in camicia rossa e pantalone scuro, ha salutato e applaudito poi è tornato all’interno dove ad attenderlo, con tanto di torta, c’erano i dirigenti e Benitez il quale, intervenuto in precedenza alla trasmissione “Speciale Calciomercato” di Sky, aveva spiegato: «Higuain viene dal Real, ha grande esperienza e ha fatto tanti gol. Per noi è importantissimo e vedrete che farà bene . E’ diverso da Cavani, ma può fare molto movimento e segnare parecchio» . Dopo la cena preparata a base di pesce e mozzarella di bufala da un noto cuoco di Pozzuoli, invece, i suoi nuovi compagni erano già tutti in camera. Li ha incontrati e salutati ieri.

CAMBIO MACCHINA – Higuain, ultimate le visite mediche a Roma mercoledì poco prima delle 20, è stato accompagnato all’aeroporto dove si è imbarcato su un volo diretto a Verona. In un primo momento sembrava potesse atterrare a Bolzano e invece è sbarcato allo scalo veneto insieme al padre Jorge e al fratello Nicolas. Ad attenderli i tre hanno trovato un autista del Napoli che a bordo di un’Audi li ha portati in Trentino. Prima di giungere a destinazione, però, il colpo di teatro per confondere tifosi e giornalisti: la macchina si è fermata a Monclassico, a meno di 2 chilometri da Dimaro, ed è stata preceduta da un’altra di colore bianco e con targa spagnola (di Madrid). Appartiene al proprietario di un noto locale di Dimaro ed è stata usata per distrarre la folla. A bordo infatti non c’erano né il il giocatore né i suoi familiari, giunti pochi secondi più tardi ed entrati quasi indisturbati nel parcheggio sotterraneo. Poi il saluto alla folla ha fatto dimenticare la beffa.

DUBBIO PRESENTAZIONE – Dopo aver parlato a lungo con Benitez, il bomber ha dormito in una stanza che gli era stata preparata dal pomeriggio, mentre il fratello e il padre hanno trascorso la notte in un appartamento distante poche decine di metri. Ieri Higuain non si è visto al campo di allenamento ed è rimasto quasi sempre nella sua stanza. E’ stato una specie di fantasma acclamato da tutti. La sua presentazione ufficiale era prevista per ieri sera alle 19,30 presso il teatro di Dimaro: la notizia era filtrata in mattinata, ma il Napoli è stato costretto ad annullare l’incontro con la stampa. Non tanto perché i giornalisti stranieri non avrebbero fatto in tempo a raggiungere la Val di Sole, quanto perché non tutti i dettagli sui bonus che il Real incasserà sono stati sistemati. Niente di preoccupante, ma un intoppo sufficiente a posticipare l’evento. A quando? La voce più ricorrente è oggi alle ore 12. Per il via libera è necessario che tutti gli aspetti dell’operazione siano stati chiariti, altrimenti appuntamento rimandato alla prossima settimana a Napoli. Ieri sera intanto Gonzalo ha chiarito il suo stato d’animo postando su Instagram la foto del suo arrivo: «Con Rafa qui sono felice» .

STRISCIONI – Ieri a Dimaro sono comparsi alcuni tifosi argentini per salutarlo. Al campo invece sono stati esposti striscioni celebrativi per il Pipita ( «Dal 1984 Napoli è argentina. Con te il sogno continua» e «Vamos Higuain» ) e altri denigratori contro Vitale che mercoledì sera aveva chiesto silenzio ai tifosi che aspettavano il centravanti.

 

La Redazione

G.D.

Fonte: Corriere dello Sport

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