Un biennale da un milione e mezzo di euro, questa la richiesta dell’agente di Hugo Campagnaro, Mazzoni ( lo stesso di Lavezzi) a cui il Napoli ha detto di «no». Per ragioni squisitamente economiche, legate alla strategia del club, non certo per disistima, la rottura tra le parti. E l’Inter ne ha profittato, garantendo le stesse condizioni al calciatore rilevato a parametro zero.
Ma ora la sostituzione del Toro di Cordoba è già diventato un rompicapo per la conduzione tecnica del Napoli che finora non ha brillato in quanto a fiuto. Difficile, peraltro, individuare in giro per l’Italia ed il mondo intero un difensore altrettanto bravo, magari anche più giovane e ad un costo accessibile.
Finora un paio di tentativi sono andati già a vuoto. Vuoi perchè Mazzarri non ha avuto tempo necessario per testare i nuovi arrivati, vuoi perchè le pedine individuate non erano proprio all’altezza di rimpiazzare Campagnaro.
Il Napoli ci ha provato prima con Federico Fernandez, argentino, classe ‘89, doppio passaporto, prelevato nel 2011 dall’Estudiantes per oltre tre milioni di euro. Fernandez ha accumulato sedici presenze nel Napoli nella passata stagione e quasi mai ha convinto pur militando quasi stabilmente nel giro della nazionale albiceleste. A gennaio la società è stata costretta a cederlo in prestito al Getafe in Spagna dove ha giocato otto partite senza peraltro brillare pur realizzando un gol, di testa.
Fernandez non era abituato a districarsi in una difesa a tre e men che mai sul centro destro mancando di agilità di gambe e consuetudine alla marcatura.
Ancora peggio con Bruno Uvini, brasiliano, classe ‘91, già scartato dal Tottenham e prelavato dal San Paolo, anch’egli munito di doppio passaporto e costato altri tre milioni di euro circa. Uvini che ha un contratto fino al 2017 è stato schierato una volta in Europa League (in casa con il Psv) e quattro in Primavera. Ed a gennaio è stato ceduto in prestito al Siena dove ha fatto solo panchina. Ora l’obiettivo è stato spostato in Italia: su Astori del Cagliari, Benatia dell’Udinese ed Ogbonna del Torino. Tutti e tre costano abbastanza, non sono giovanissimi, pretendono determinati ingaggi e non offrono le stesse garanzie di Campagnaro. Tant’è.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
