Esuberante in campo, Pablo Estifer Armero, detto «Minia», lo è anche nella vita privata perché è uno degli «animatori» dello spogliatoio dell’Udinese. A dispetto di quello che si dice, a Udine non dipingono il 26enne colombiano come un elemento poco gestibile o sregolato nella vita privata. Anarchico lo è, forse, a livello tattico, ma non certo nello svolgimento della sua professione. Non ha mai ricevuto una multa per un ritardo all’allenamento, né Guidolin lo ha ripreso per scarso impegno. Armero è anzi un generoso, in campo come nel corso della settimana non si risparmia mai. È un ragazzo allegro. A Udine ha fatto comunella con il connazionale Muriel e gli altri sudamericani, con cui spesso organizza scherzi negli spogliatoi e serate. Tipo estroso, amante della «cumbia» come Zuniga, e soprattutto della «rebolation» (che è anche un suo soprannome), una danza brasiliana in cui si cimenta anche quando esulta, Armero ha trovato maggiore equilibrio da quando è sposato con Maria Bazan, che gli ha dato due figli, l’ultimo dei quali, Brando David, nato a novembre. Dopo la qualificazione-Champions “obbligò” Guidolin a ballare «Danza Kuduro».
A bollarlo come «cattivo ragazzo» è stato soprattutto l’episodio del 22 dicembre 2011: alle cinque del mattino viene fermato da una pattuglia di carabinieri del Norm di Udine per un controllo di routine. Pablo, in gentile compagnia, rifiuta il test alcolemico e inveisce contro i militari. Nel giugno scorso il gip di Udine lo ha condannato a 34mila euro di pena pecuniaria per «guida in stato di ebbrezza, resistenza e oltraggio al pubblico ufficiale». La sua auto, una Bmw X6 gli è stata confiscata, sospesa anche la sua patente (scaduta nel 2010) per un anno. Che sia una simpatica canaglia lo ha dimostrato anche lo scorso 20 aprile quando, a seguito di uno screzio in allenamento con Domizzi, Guidolin ha punito il difensore e non lui. Lo scarso utilizzo in questo campionato – 10 presenze – è dovuto alle voci di mercato che dall’estate lo hanno un po’ distratto e all’impiego senza soste della scorsa stagione (39 gare).
Dario Sarnataro per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
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