A come Armero: si comincia così, molto probabilmente, anzi sicuramente, dando il via alle operazioni d’un mercato che si annuncia pirotecnico, un esterno di centrocampo, poi un attaccante e (infine) un difensore, in realtà l’esigenza principale, però postdata – come mossa – al 17 gennaio, quando si conoscerà il destino di Cannavaro e Grava. Ma, per lanciarsi in queste tre settimane intense, vive e vibrante, è sempre il giorno buono, e oggi è forse il migliore. E allora: A come Armero, che di nome fa Pablo, che ha ventisei anni compiuti da poco, che è un mancino di competenza, dunque un omologo di Zuniga, dunque l’alternativa colombiana al colombiano. Pablo Armero è il primo affare (annunciato): mancano dettagli per definire un accordo che Riccardo Bigon, ds partenopeo, e Claudio Vagheggi, procuratore italiano del calciatore, hanno abbozzato. Siamo alla firma, a meno di clamorosissime sorprese, e a quel punto Andrea Dossena potrà imbarcare le proprie valigie, destinazione Palermo.
PUNTA A SPILLO – Poi bisognerà sedersi per cercare di chiudere con il Siena per Calaiò, l’attaccante destinato a fungere da vice-Cavani: il bomber che con il Napoli ha conquistato prima la promozione in B, poi quella in A, infine la qualificazione nell’Intertoto è distante dalla «sua» maglia azzurra per un particolare non del tutto irrilevante. Napoli e Siena sono quasi d’accordo, ma è il quasi che rischia di far naufragare il patto: in Toscana spingono per una cessione in prestito con obbligo di riscatto nel prossimo giugno; De Laurentiis non andrà oltre il prestito con diritto di riscatto legato ad una serie di condizioni, una su tutte, la qualificazione in Champions. Alla fine, si troverà un punto d’incontro e poi si passerà ad altro. Si discuterà, chiaramente, del portoghese Neto, e qui sarà una chiacchierata assai articolata, fondata su una forbice enorme, perché da Siena reclamano circa otto milioni di euro per il centrale difensivo e il Napoli non arriva neanche a quattro.
PRONTO, INTER – Ma De Laurentiis ha rapporti solidissimi con l’Inter e dunque la ricerca del centrale difensivo, differita a metà mese, quando sarà chiaro il destino di Paolo Cannavaro, potrà procedere con cautela: però Matias Silvestre ha il gradimento di Mazzarri e questo rappresenta un vantaggio di non poco conto. Il Napoli punta al prestito (possibilmente) gratuito, l’Inter cerca di far cassa (per quel che può): divergenze colmabili, a vista d’occhio, ma senza dimenticare che nel libro di Bigon ci sono anche il cagliaritano Astori e Andreolli del Chievo, che si svincolerà a giugno a parametro zero.
ARRIVEDERCI EDU – Il mercato prevede manovre anche in uscita, chiaramente, ed intorno a Eduardo Vargas c’è ressa: al Napoli sono arrivate offerte, dai club più prestigiosi del Brasile, ma il san Paolo è in vantaggio su Gremio, Botafogo, Flamengo, Fluminense. La decisione – a Castelvolturno – è stata presa: Vargas verrà ceduto semplicemente in prestito oneroso (da un milione ad un milione e mezzo), con concessione faticosa del diritto di riscatto e solo in presenza di un’offertona. Vargas, che è stato acquistato nel gennaio scorso e per dodici milioni di euro, non verrà mollato tanto semplicemente. Per farlo, bisognerà osare, ma tanto. Il mercato sta entrando nel vivo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.