Miguel Perez Cuesta. Spagnolo, adottato dal calcio inglese. Un anno fenomenale al Rayo Vallecano, che lo ha consacrato come uno dei migliori debuttanti della storia della Liga. Poi, il passaggio in Premier League, per dare ulteriore lustro alle sue qualità. Un talento nato tardi, a circa 25 anni. Tanti anni passati nelle categorie inferiori spagnole: prima a Oviedo, dove è nato, poi a Vigo, con la maglia del Celta. Il 2011, l’anno della sua affermazione: 15 gol con la maglia del Rayo, giocando da centrocampista. Sì, perche Michu può essere un colpo anche per duttilità e capacità di applicazione. Nasce centrocampista, si afferma sulla trequarti. In Galles, al suo primo anno con lo Swansea, agisce da prima punta. E segna, molto. 22 gol in 43 partite. Da prima punta è una certezza: un gran mancino, capacità di trovare gli spazi e un colpo di testa micidiale. Figlio anche dei consigli di Michael Laudrup, lui che ama il futbol spagnoleggiante. Michu, arma a doppio taglio. Giocatore capace anche di sacrificarsi, instancabile. Quest’anno, una flessione: parecchi infortuni, che lo hanno relegato alla tribuna. Meno di 20 presenze in Premier League, condite, però, da 6 reti. Forma fisica altalenante, che gli ha permesso di togliersi, comunque, qualche soddisfazione. Ora, il potente Michu è pronto a riprendersi il calcio che gli spetta. E il Napoli pensa a lui, rinforzo e grande occasione.
Fonte: gianlucadimarzio.com
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