Giuntoli è atteso davvero da tre giorni di inferno: da ieri è a Milano, dove dovrà anche ultimare le ultime operazioni in uscita, come quella di Grassi che, attraverso il suo agente, ha fatto sapere di voler essere ceduto. Il ds azzurro proverà ad accontentarlo: la formula è quella del prestito annuale e la destinazione sembra essere Pescara. In attacco la situazione è complessa anche perché Gabbiadini non ha nessuna intenzione di restare a Napoli e oggi il procuratore Pagliari presenterà formalmente l’offerta di 23 milioni di euro dell’Everton. A cui il Napoli dovrà rispondere con un «non se ne fa niente» perché Kalinic è un affare che stenta a vedere il traguardo e gli azzurri non hanno ancora una alternativa in pugno. Gli ultimi giorni prima della chiusura del mercato (alle 23 di mercoledì) vivono sulla rincorsa all’ultimo treno, dunque. Senza prenotazione, magari preso al volo. Con la Fiorentina l’idea è quella di un summit che prevede la mossa d’alzare la valutazione per l’attaccante croato fino a quota 35 milioni. E la trattativa solo così potrebbe ripartire. Anche se per il Napoli è prioritario l’inserimento nell’operazione anche di Gabbiadini, magari in prestito. L’impressione è che difficilmente possa arrivare una fumata bianca.
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