Dieci milioni di euro, oltre proprio non vuole andare. Il Valencia non molla Amadou Diawara, in quella società tutti sono straconvinti che il ragazzo guineiano avrà un grande futuro, ma alla fine la cifra la determina il mercato e ora come ora il mercato non porta a garantire al Bologna numeri più alti, nonostante Diawara sia un ’97. E attenzione, per il momento il Valencia è la società che è disposta a tirare fuori più soldi per il giovane centrocampista.
Sì, perché sta offrendo meno la Roma, stanno offrendo meno anche la Juventus e il Napoli, e purtroppo per il Bologna stanno offrendo meno anche i due club della Premier League che da tempo hanno messo gli occhi addosso a Diawara, e cioè il Manchester City e il West Ham. Quale sarà la strategia futura del Bologna? È evidente che continuerà a chiedere sui 15 milioni di euro, poi lavorerà anche per avere una percentuale sull’eventuale successiva cessione di Diawara, diciamo nell’ordine del 10/20%, ma un conto è volere e un conto poi è riuscirci, perché non sta scritto da nessuna parte che il Valencia finirà per accettare le condizioni economiche dettate dalla società rossoblù, che vorrebbe monetizzare meglio questo ragazzo, anche se per quello che Corvino lo ha pagato (800 mila euro) il Bologna con Diawara farebbe ugualmente una plusvalenza da mille e una notte, al di là dei veleni che il contratto del ragazzo ha poi partorito, fino a farlo diventare un pretesto. E pensare che ora Diawara è la prima risorsa per il Bologna per fare il mercato in entrata.
Cosa succederebbe nel caso in cui il Bologna non riuscisse a strappare più soldi per Diawara lo scopriremo solo vivendo, poi in fondo delle due l’una: o Fenucci, Bigon e Di Vaio faranno buon viso a cattivo gioco e di conseguenza accetteranno quanto gli sarà offerto oppure entreranno nell’ordine di idee di trattenere sotto le Due Torri il giovane centrocampista, che poi sarebbe l’unico modo per consentire la crescita della quotazione di Diawara. Ma questa è un’idea che almeno per il momento non alberga nella testa dei capi rossoblù, che come abbiamo detto a oggi sono intenzionati a fare cassa con il ragazzo guineiano.
È sicuro che a Montreal, nel corso del vertice che si è tenuto alla fine della settimana passata a casa Saputo tra il presidente, Fenucci, Bigon, Di Vaio e Donadoni, è stato affrontato anche questo discorso, non fosse altro perché è una priorità del mercato del Bologna. Ed è altrettanto evidente che Donadoni non forzerà la mano per la permanenza del ragazzo a Casteldebole, a patto che la società rossoblù gli metta a disposizione un centrale di centrocampo più forte. Fenucci ha parlato di cinque-sei acquisti da fare, e il numero è giusto, caso mai sarà anche importante verificare quale sarà lo spessore di questi rinforzi.
Va detta una cosa: è vero che Donadoni ha dato alcune indicazioni dal punto di vista tattico sui giocatori da prendere ma è altrettanto vero che il sistema di gioco potrebbe essere figlio di quello che offrirà il mercato. In questo senso: il mercato offrirà una grande seconda punta? Bene, avanti con il 3-5-2. Di contro se offrirà due esterni alti importanti, avanti ancora con il 4-3-3. Senza dimenticare che Donadoni è pronto a giocare anche con il trequartista, se il mercato ne garantirà uno che fa la differenza.
Fonte: Corrieredibologna
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