Decine e decine di telefonate. Succede da fine dicembre che Giuntoli e Lerby si sentano spesso. Ieri, uno dei motivi per chiamarsi è venuto meno: Klaassen resta all’Ajax. Il Napoli ha atteso fine maggio e, preso atto dei dubbi del fantasista olandese, ha deciso di mollare la pista orange. Con Lerby, il ds azzurro, si risentirà tra un mese circa quando firmerà il rinnovo di Mertens: contratto prolungato fino al 2020.Il direttore sportivo del Napoli aveva comunque da tempo capito che l’operazione non sarebbe andata a buon fine. E con Sarri ha deciso di puntare su Pietr Zielinski, 22enne polacco, che ha giocato le ultime due stagioni nell’Empoli ma è di proprietà dell’Udinese (che sta da tempo trattando la sua cessione al Liverpool). Con Sarri in panchina era chiuso sulla trequarti da Verdi prima, poi da Saponara, così il tecnico azzurro lo ha arretrato di una decina di metri: lo inseriva al posto di Croce o anche di Vecino. Il ragazzo nato a Zabkowice Slaskie il 20 maggio 1994 è esploso con Giampaolo: rapido, buon tiro, dribbling e tanta quantità. L’asse Napoli-Udinese ha una solida tradizione. Di mezzo c’è pure Zapata, che dovrebbe restare a Udine in prestito anche il prossimo anno a meno che il Napoli non eserciti il riscatto (oneroso).Nelle terra di mezzo, che Sarri vuole rinfoltire e rafforzare, ballano altri due nomi: Vecino ed Herrera. L’ordine non è casuale, perché è evidente che la scelta del Napoli va in direzione del centrocampista della Fiorentina. Per Herrera, il Porto ha fissato il prezzo: 25 milioni. Tanti, tantissimi. Ma è un giocatore che può, in ogni caso, consentire al centrocampo del Napoli di fare un salto in avanti. Anche come esperienza internazionale. Cosa che serve, e non poco.
fonte: il mattino
