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Raicevic, da Lucca al Napoli nel destino grazie a Giuntoli

Il primo ad accorgersi dell'attaccante montenegrino è stato proprio Giuntoli, all'epoca direttore sportivo del Carpi

Il suo nome è stato tra i più chiacchierati del mercato di gennaio, ma la cosa non ha sorpreso di certo nessuno. Dieci gol in diciannove partite nei primi sei mesi di Serie B non sono infatti numeri che possono passare inosservati, esattamente come quella sensazione che il ragazzo sia solo all’inizio di un percorso di crescita che potrebbe portarlo presto molto in alto. Filip Raicevic, attaccante classe 1993 del Vicenza, è stato uno degli oggetti dei desideri dei top club di Serie A.

La Juventus ha fatto qualcosa in più di un semplice pensiero sul montenegrino, Cristiano Giuntoli ha provato a strapparlo alla concorrenza già in questa sessione di mercato fino all’ultimo secondo disponibile. Nulla di fatto, almeno per il momento. Perché il direttore sportivo del Napoli è riuscito a ‘prenotarlo’ per giugno, evitando di fatto una seconda beffa. Seconda, sì. Perché il primo ad accorgersi di questo gigante con il gol nel dna è stato proprio Giuntoli, all’epoca direttore sportivo del Carpi. Biglietto in mano e valigia pronta, ma lo sbarco in Italia riserva a Raicevic una sorpresa poco gradita. Il suo status di extracomunitario non permette al Carpi di tesserarlo, per il giocatore due anni di soli allenamenti senza mai scendere in campo. Fatica, sudore e la domenica… tribuna, forzata.

Ecco allora la soluzione: la Lucchese, in Serie D, lo tessera con la promessa verbale di ‘restituirlo’ in futuro al Carpi. Raicevic in Toscana non incanta: tre gol il primo anno, altri tre la stagione successiva in Lega Pro. Intanto nella dirigenza della Lucchese avvengono diversi cambiamenti: il direttore sportivo del club non è più lo stesso che aveva tesserato il ragazzo e quella promessa col Carpi si trasforma in una parola non mantenuta. Ne approfitta il Vicenza, che lo acquista in estate senza l’idea (nè forse la speranza) di farne un titolare fisso. Tanto che quando Beppe D’Aniello, amministratore delegato del Teramo, lo chiede in prestito, dal Vicenza la risposta è positiva. Tutto fatto dunque. Ma Raicevic è convinto che in maglia biancorossa l’occasione giusta possa arrivare presto, l’infortunio di Nicola Pozzi ‘accorcia’ la sua strada verso il campo. Il resto è storia. A Vicenza l’esplosione e il mercato che irrompe prepotentemente, alle spalle i tempi duri alla Lucchese e i soli allenamenti a Carpi, dove tra i pali in quel periodo c’era un giovanissimo Marco Sportiello. Anche lui, come Raicevic, opzionato dal Napoli per giugno. Impossibile non credere nel destino.

Fonte: Gianlucadimarzio.com

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