A poco più di ventiquattr’ore dall’inizio di Euro 2020, l’Uefa impone all’Ucraina di modificare la propria maglia da gara in quanto ritenuta uno “slogan politico“. Il motivo è legato alla presenza sulla divisa della mappa del paese con annessa la Crimea (con la menzione “Gloria ai nostri eroi” nel colletto), che la Russia considera invece facente parte del proprio territorio insieme alle regioni del Donetsk e del Lugansk, controllate dai separatisti.
Da Mosca non hanno gradito, definendo una provocazione sia la mappa che lo slogan utilizzato durante la rivolta popolare anti-russa a Maidan nel 2014, ragion per cui hanno segnalato il tutto all’Uefa. Pronta la replica del presidente della federcalcio ucraina Andriy Pavelko, che con un post su Facebook ha elogiato la divisa della nazionale da lui rappresentata: “Crediamo che il disegno della forma dell’Ucraina darà forza ai giocatori perché lotteranno per tutto il Paese. E tutta l’Ucraina, da Sebastopoli e Simferopol a Kiev, da Donetsk e Lugansk a Uzhgorod, li sosterrà in ogni partita“.
L’Uefa, però, ha sentenziato: “Dopo un’analisi più approfondita, questo slogan è chiaramente di natura politica e deve quindi essere ritirato in vista delle partite ufficiali della Uefa” (l’Ucraina esordirà nel torneo domenica contro l’Olanda).
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