Se in Italia il dibattito è tutt’ora in corsa, in Olanda ci ha pensato il Governo a mettere praticamente fine alla stagione calcistica: il primo ministro Rutte ha, infatti, annunciato che il calcio professionistico potrà riprendere le attività soltanto a partire dal primo settembre.
Una decisione che significa fine della stagione in corso con conseguenze non di poco conto anche a livello Europeo: se per la stagione in corso non ci sarebbero problemi (nessuna squadra olandese è rimasta in corsa in Champions o in Europa League), diverso il discorso per la prossima annata, con il calcio olandese che sarebbe chiamato a decidere quale criterio adottare per l’assegnazione dei posti disponibili.
Questo però non tocca la politica con il ministro Rutte che ha deciso: l’attuale sospensione fino ad inizio giugno, è stata prorogata di altri tre mesi, fino appunto al primo settembre. Niente calcio professionistico con il governo calcistico orange che dovrà stabilire come chiudere l’attuale stagione che a questo punto non potrà riprendere: assegnare o no il titolo, quale classifica utilizzare per i piazzamenti europei e le retrocessioni? Gli stessi interrogativi che riguarderebbero qualsiasi campionato stoppato e ora sono diventati realtà in Olanda dove in Eredivisie dovevano disputarsi ancora 8 partite più gli spareggi retrocessione/promozione.
Fonte: calciomercato.it
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