Cresce l’attesa nel Sud America pallonaro, dove la Copa Libertadores si prepara ad entrare nel vivo. Sono finalmente state decise con un’ultima giornata di fuoco le sedici compagini che si daranno battaglia negli ottavi per raggiungere la finale del 15 agosto. Eh si, perché per esigenze mondiali, l’epilogo della competizione è stato procrastinato di un mese esatto.
VELEZ E GREMIO A MANI BASSE – Al Fortin bastava un punto per passare il gruppo 1 come prima della classe, ma Zarate e compagni non si sono risparmiati e alla fine è caduto sotto i colpi della compagine di Liniers anche l’Universitario. Decide la vecchia conoscenza del campionato italiano, Roberto Nanni. Secondo posto conquistato dai boliviani del The Strongest, che sfruttano il fattore campo contro un Atletico Paranaense orfano dell’imperatore Adriano (ennesimo licenziamento per l’ex interista sorpreso ancora una volta a far bagordi nei peggiori bar brasiliani) e si impongono con un rotondo 3-1. Risolve senza affanni la pratica gironi anche il Gremio. Sospinto dall’eterno Ze Roberto(classe ’74), il collettivo tutto fantasia e ginga di Porto Alegre stravince il girone 6 con quattordici punti. Passa come secondo in quello che è stato ribattezzato da molti come il girone della morte l’Atletico Nacional, che è corsaro in casa del Newell’s per 3-1. Inutile sottolineare l’amarezza in cara rosarina, dove il tecnico Berti ha rassegnato le dimissioni dopo l’eliminazione.
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SAN LORENZO À BOUT DE SOFFLE – No, non si tratta di una rivisitazione argentina del celebre capolavoro di Jean-Luc Godard, bensì della più rocambolesca qualificazione di sempre che la storia azulgrana ricordi. Il gruppo 2 si decide negli ultimi novanta minuti di fuoco. Il San Lorenzo, ultimo in classifica alla vigilia, deve battere il Botafogo e sperare che l’Independiente del Valle non vinca contro l’Unión Española già qualificata o lo faccia con uno scarto inferiore rispetto al Ciclón.e l’inizio sembra buono con il momentaneo 1-0 cileno. Il 2-0 del Cuervo firmato da Héctor Villalba e Ignacio Piatti diventa però inutile in virtù della tripletta di Daniel Angulo per la rimonta dell’Idependiente. Tutto è però riportato all’ordine dall’ex Udinese Matías Campos Toro, che prima accorcia per la Unión Española e poi fa partire l’azione che genera l’autogol del pari. Argentini secondi anche dopo il rigore di Canales per il 4-3 cileno, ma il quarto gol di Angulo sembra deciso dal fato. Un minuto dopo arriva, però, il rigore di Sornoza che porta il punteggio sul 4-5 per l’Independiente del Valle. Al San Lorenzo serve un altro gol, che puntualmente arriva ancora grazie all’ex Lecce Ignacio Piatti per l’esplosione del Nuevo Gasometro e chissà quanti infarti…
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FATE UNA STATUA A MARCHESIN – Se la qualificazione del San Lorenzo passa per i piedi di Piatti, quella del Lanus arriva direttamente dai guanti consumati del suo estremo difensore. All’ultima giornata del gruppo 3 ci sono tre squadre a sette punti ed una a sei. Il Cerro Porteño massimizza il fattore campo e dopo essere passato in svantaggio, rimonta contro il Deportivo Cali e conquista la prima piazza del girone. Al Lanus serve un pari, che arriva grazie ad Agustín Marchesín, il miglior portiere d’Argentina. L’ennesima riprova del valore dell’arquerazo arriva davanti agli occhi increduli dei tifosi dell’O’Higgins. Parate da manicomio una dopo l’altra, compresa quella più importante: a sette dalla fine Somoza devia con la mano e causa un rigore non poco contestato (nelle proteste seguenti el Tanque Silva viene espulso per frasi ingiuriose rivolte all’arbitro), dal dischetto va Calandria ma Marchesín para anche quello e lo 0-0 regge sino alla fine.
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VERTIGINI BOLIVIANE – Manca il respiro ai tanti supporters del Flamengo. Elano e compagni dovranno godersi gli ottavi davanti alla tv e rimuginare per le tante occasioni perse, come nell’ultima decisiva sfida per il secondo posto persa in casa contro i messicani del Leon, che riportano le streghe nel tempio sacro del Maracanã. La vetta del gruppo sette è invece tutta del sorprendente Bolivar di Juan Miguel Callejón. Il fratello gemello dell’esterno d’attacco partenopeo guida i boliviani all’ennesima vittoria contro l’Emelec. Per onestà va detto che il Bolivar ha avuto dalla sua il fattore campo, giocare a 3500 spesso toglie l’ossigeno nel sangue e la forza nelle gambe. Fulgore che è mancato di certo all’Universidad de Chile, che nel gruppo 5 cede il passo ai brasiliani del Cruzeiro dell’ex romanista Baptista e agli uruguaiani del Defensor Sporting, vera rivelazione della competizione.
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ORDINE TENNISTICO – Come da tradizione, le sedici squadre qualificate non verranno incrociate dalla sorte. Le migliori prime saranno contrapposte alle peggiori seconde e così via fino a formare una griglia che continuerà anche per i prossimi turni e prevede un ordine da tipico tabellone tennistico. Di seguito gli accoppiamenti degli ottavi di finale:
Nacional Asunción – Vélez Sarsfield
Arsenal de Sarandí – Unión Española
Atlético Nacional – Atlético Mineiro
The Strongest – Defensor Sporting
San Lorenzo – Grêmio
Cruzeiro – Cerro Porteño
Lanús – Santos Laguna
León – Bolívar
Servizio a cura di Francesco Pugliese
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