«More confidence». Per Kyle Weaver è tutta una questione di fiducia: la chiave di volta per un gruppo che contro Verona aveva probabilmente toccato il fondo, la svolta per una squadra che a Brescia ha vinto e si è convinta. «È tutto lì – ripete sorridente l’ala americana -, dovevamo ritrovarci. Questo gruppo aveva bisogno di tornare a credere in se stesso, le sconfitte (4 di fila, 6 nelle ultime 7 partite, ndr) avevano minato la nostra sicurezza. E questa vittoria invece, voluta fortemente, ci ha restituito credibilità e fiducia». Anche nei confronti degli appassionati napoletani, convocati al Palabarbuto per domenica pomeriggio alle 17 (palla a due anticipata in vista di Napoli-Inter delle 20.45) per la sfida con Trieste che la società azzurra ha ribattezzato «Christmas Match», proponendo un biglietto unico a 8 euro (5 per le donne e i ragazzi). La speranza di molti è che a Brescia sia iniziato un nuovo campionato per la Expert, ma Weaver vede le cose con una prospettiva diversa: «Il campionato è sempre lo stesso – dice tranquillo – la svolta semmai l’abbiamo avuta noi. È Napoli che deve dimostrare di essere cambiata, migliorata. É così che funziona». Anche per lui, che ad agosto è arrivato in città con l’etichetta di grande stella, ma che di questo campionato non sapeva nulla. «È vero, ho dovuto impararne il livello, il gioco, persino il metro arbitrale – racconta Kyle – e contemporaneamente ho dovuto cambiare il mio modo di giocare». A lui, gregario di lusso dai tempi del college, passando per Nba ed Eurolega, è stato chiesto di diventare protagonista. I numeri Weaver li ha mostrati sin dalla prima partita, ma mai finora era stato decisivo come a Brescia, dove ha prodotto una prestazione da 26 punti, 8 rimbalzi, 3 assist, 3 recuperi e 3 stoppate. Prova totale che gli è valsa anche il titolo di mvp della settimana in Lega Gold. «Dà fiducia anche questo – chiude il ragazzone di Beloit, Wisconsin – ma è un riconoscimento per una partita già giocata. Ora conta la partita con Trieste, è lì che dobbiamo dare continuità alla nostra crescita. E possiamo ancora crescere e migliorare tanto».
Fonte: Gazzetta dello Sport
