C’è chi dice che se li fossero giurati sul web, gli scontri avvenuti giovedì sera a Bari dopo Liomatic-BpMed: il match del campionato di Dna vinto da Napoli 63-61. Prima lo striscione «Vesuvio lavali con la lava», poi la tensione di fine gara con alcuni ultras partenopei (sponda calcio, visto che alcuni erano già stati sottoposti a Daspo) che hanno cercato di raggiungere i tifosi locali. Una megarissa evitata solo per l’intervento di due poliziotti che però hanno avuto la peggio.
Alla fine, in manette, un pregiudicato napoletano, Carlo Marinelli, 24 anni, con precedenti contro il patrimonio e incidenti in manifestazioni sportive: è stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni gravi a pubblico ufficiale. Gli agenti hanno riportato ferite alla testa, addome e petto giudicate guaribili in 25 e 15 giorni. Marinelli era giunto a Bari a bordo di un bus assieme ad altri 56 tifosi della BpMed; un numero anomalo per una partita di scarsa importanza. All’uscita del palazzetto il gruppo, quasi al completo, invece di risalire sul bus si è diretto verso il parcheggio dei tifosi baresi per cercare lo scontro fisico, scongiurato dalla polizia.
Le indagini hanno poi consentito di identificare tutti i tifosi e una quarantina sono stati denunciati per danneggiamento e altre violazioni. L’ispezione del bus ha inoltre consentito di sequestrare bastoni e fumogeni. Tra i denunciati, diversi erano stati sottoposti al Daspo emesso dal questore di Napoli.
In corso di identificazione gli altri responsabili delle violenze, mentre sono state rafforzate le misure di sicurezza per la partita di calcio di oggi al San Nicola, Bari-Juve Stabia. Liomatic e BpMed, con un comunicato si sono dissociate condannando ogni forma di violenza.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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