«Porte aperte al trasferimento a Napoli. Ma concedetemi 15 giorni di tempo per pensarci: poi dirò se Sant’Antimo giocherà o no al Palabarbuto nella prossima stagione». Aniello Cesaro, patron del Sant’Antimo che ha sfiorato la promozione in Legadue arrendendosi al Trapani solo in gara-5 (sarebbe bastato forse passare il turno per un ripescaggio) sta ancora masticando un po’ amaro ma resta vigile sul tanto chiacchierato passaggio in terra partenopea. «È stata un’ottima stagione, anche se speravamo nel colpo. Ha deciso il fattore campo e ora mi prendo un periodo di riflessione, ne parlo con la mia famiglia e vedremo – continua Cesaro – sono attratto dalla possibilità di giocare a Napoli, dove mi piacerebbe tanto anche lavorare al progetto di ricostruzione del Palargento. In Legadue sarei venuto al 100%, in A di sviluppo invece ho qualche remora. Di sicuro posso confermare che sto avendo pressioni e attestati di stima per giocare a Fuorigrotta e ne sono lusingato. Non escludo nulla». Oggi ci sarebbero varie opportunità di scalare di una categoria acquistando un titolo, vista la crisi di vari club di Legadue, ma Cesaro non è un sostenitore di questo tipo di operazioni. «So che c’è anche il progetto Napoli Basketball in attesa delle nostre mosse – conclude Cesaro – ma cercheremo di trovare una buona soluzione per tutti in tempi brevi»
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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