La spina non è stata ancora staccata. Il club azzurro cancellato dal giudice sportivo della Federbasket conferma le sue intenzioni. Preannunciato ieri sera il ricorso alla Commissione Giudicante dopo aver inseguito spasmodicamente la possibilità di trovare i 33mila euro non pagati di tasse per le società professionistiche. Un tentativo estremo che si è concretizzato poco prima della scadenza del termine delle 24 ore dal dispositivo del giudice. Un piccolo miracolo che non è ovviamente sicuro che porti alla soluzione della vicenda e alla salvezza del club, ma che comunque tiene ancora in vita le speranze. Entro oggi alle 12 vanno versati i 33mila euro (che sarebbero stati procurati da un imprenditore al momento non svelato), poi la Giudicante si pronuncerà domani pomeriggio. Intanto, se il verdetto dovesse essere positivo, ci sarebbero da pagare subito gli stipendi arretrati ai giocatori. Ma questa è un’altra storia. Oggi se ne saprà di più. Si tratta in ogni caso di una clamorosa corsa ad ostacoli.
Nel frattempo infatti, essendo stato liberato dal giudice sportivo, Maurizio Bartocci ha già trovato ingaggio a Scafati. Scelta comprensibile quella del coach, che se avesse perso questo treno, magari poteva rischiare di restare disoccupato per il resto della stagione. Dunque ora, se Napoli dovesse riuscire nel miracolo, ci sarebbe anche il problema del tecnico. Un’idea ora sarebbe affidarla inizialmente alla coppia Pepe-Polidori, gli assistent di oggi che conoscono il gruppo. Intanto un gruppo di tifosi ha provato anche a fare una colletta all’esterno del Palabarbuto per dare un contributo alla causa, iniziativa lodevole.
Ieri è stato il giorno del comunicato dell’ex patron di Sant’Antimo, Aniello Cesaro che ha chiarito di aver ceduto l’1 agosto 2012 le quote in suo possesso dell’Ass. Pallacanestro Sant’Antimo al gruppo dirigente che ha dato vita al Nuovo Napoli Basket e che da quel momento, «non ha più preso parte né alla gestione della società né alle diverse attività della stessa e attualmente non ricade su di lui alcuna responsabilità né gestionale né amministrativa, avendo ceduto sia il pacchetto azionario che l’amministrazione della società». Ma per la Federbasket il club di riferimento resta Sant’Antimo, «con Aniello Cesaro presidente e Giuseppe Liguori dirigente responsabile», conferma il consigliere federale Gianni Del Franco. È ovvio che se la scure dovesse cadere su Cesaro e Liguori sarebbe una beffa per entrambi, incolpevoli nel crac Napoli.
Lettera aperta ieri anche da parte del gm Giuseppe Liguori, che ha provato a fare chiarezza, accusando dello sfacelo senza mezzi termini il responsabile amministrativo Antonio Minopoli. «Quando il 18 ottobre sono andato in Fip a Roma per rappresentare il club nel ricorso contro lo 0-20 con Verona, ho saputo dal responsabile amministrativo che era stato effettuato il bonifico di 33.000 euro per la prima rata delle società professionistiche e a questo proposito mi era stata mandata anche l’attestazione del versamento da presentare all’ufficio contabile. Cosa che in assoluta buona fede ho provveduto a fare per evitare il blocco dei tesseramenti. Solo il giorno dopo ho saputo dell’accredito di 3 euro, rassegnando subito le dimissioni».
Comunicato stampa ieri anche da parte del sindaco de Magistris e dell’assessore allo Sport, Tommasielli: «L’esclusione del Nuovo Napoli Basket è un brutto colpo per i tanti appassionati ma anche un danno per la città. Ci siamo resi disponibili ad interagire in maniera diretta con la società chiedendo un incontro, ma queste richieste non sono state mai raccolte dalla proprietà che ha sempre pubblicamente tranquillizzato circa la riuscita del progetto. Come amministrazione stiamo continuando, anche in queste ore, a sostenere e promuovere tutte le iniziative per tenere in vita il basket a Napoli».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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