Capo d’Orlando – In un clima di grande entusiasmo e con numerosi tifosi presenti è ripresa al “Pala Fantozzi” la preparazione dell’Orlandina in vista del match-clou di domenica contro Napoli che vedrà i paladini tornare nella casa amica dopo cinque vittorie consecutive. Tra i più positivi come rendimento un maturo Marco Portannese, che ha ormai superato quella che era considerata la stagione della consacrazione ed è tra i punti forti del gruppo. “La squadra – dice la guardia di Agrigento – sicuramente è cambiata con l’arrivo di Mays ed il rientro di Basile. Abbiamo una rotazione più lunga rispetto alla scorsa stagione, quando arrivammo a 10 punti, quelli che abbiamo già adesso, a inizio gennaio. Il livello si è alzato, sia per la squadra che per i singoli. Un anno in più di esperienza è servita anche al nostro grande allenatore Gianmarco Pozzecco che, sicuramente, ci sta dando tantissimo”.
Una Orlandina consapevole dei propri mezzi e che, nei finali, riesce a gestire il ritorno degli avversari, come avvenuto a Barcellona, Torino e Forlì, senza patire negli ultimi 2-3 minuti e portando a compimento il risultato: potere solo dei giocatori più esperti che mancavano la scorsa stagione? “Intanto c’è la consapevolezza dei nostri mezzi. Per esempio domenica a Forlì siamo stati sempre in vantaggio e non abbiamo mai rischiato e, anche se loro si sono un po’ avvicinati nell’ultimo quarto, a noi è bastato fare due-tre azioni semplici ed abbiamo riallontanato l’avversario. Anche a Torino siamo stati avanti di venti punti, loro si sono avvicinati ma, alla fine, eravamo sempre in controllo. Sì, siamo una squadra che ha una ottima maturità, esperienza e, ripeto, consapevolezza dei nostri mezzi, quindi non ci preoccupiamo”.
Di queste cinque vittorie qual è quella che ti è rimasta dentro, anche dal punto di vista emotivo? “Indubbiamente quella di Torino, una mia ex squadra. Abbiamo giocato davanti a cinquemila e passa spettatori, c’erano tanti amici e tifosi che mi hanno voluto bene nella mia esperienza in Piemonte di due anni fa e, appunto, di queste ultime cinque vittorie, quella di Torino mi è rimasta nel cuore”.
Un Portannese che viaggia con 11.6 punti, tirando meno rispetto alla scorsa annata ma anche perché non mancano i punti nelle mani ai compagni e che si sbatte dal punto di vista difensivo. “Mi sento molto maturato rispetto agli anni scorsi quando pensavo sempre a fare canestro. Adesso faccio parte di una squadra molto forte e con giocatori che sono pronti, con i quali ci passiamo sempre la palla e ognuno di noi può fare canestro o tirando liberamente. Alle cifre ci penso meno, a me interessa di più vincere, lo stiamo facendo e sono contento così, indipendentemente se faccio 20 punti o 5. Prima di ogni cosa viene la squadra, la società che vuole i risultati e speriamo di poter ritornare in alto come lo era Capo d’Orlando anche se siamo nella zona playoff della seconda serie nazionale e non è poco”.
Domenica affronterete Napoli che non è partita per come i pronostici indicavano alla vigilia anche se la stagione è lunga e termina a giugno: che gara vi attende? “Napoli hanno detto tutti che è una delle favorite. Sino a questo momento i risultati non gli stanno dando ragione, noi giochiamo in casa ed è una buona opportunità per allungare la striscia di vittorie consecutive perché giocare in casa è sempre diverso davanti ai nostri meravigliosi e caldi tifosi. Faremo sicuramente la nostra partita a livello difensivo e cercheremo di attuare buone soluzioni per avere continuità e poter vincere”.
Fonte: Gazzetta del Sud
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