Periodicamente, ormai da decenni, esplode il problema palasport per il basket. Tra Palargento e Palabarbuto ci sono finiti dentro tutti, da De Piano, ai tempi del Basket Napoli, a Maione, che dopo la chiusura del Mario Argento il campo se l’è dovuto costruire da solo per consentire alla Napoli cestistica di continuare nella propria attività. Ora è il turno di Maurizio Balbi, che dopo un paio di mesi di pazienza domenica sera è sbottato nel post gara per la questione agibilità provvisoria che non consente al club di programmare alcunchè.
Ma c’è un nuovo spiraglio: è stato richiesto con un telegramma un altro incontro tra la dirigenza azzurra e l’ufficio del sindaco De Magistris, che ha la delega agli impianti sportivi. Oggi il capo di gabinetto, Attilio Auricchio, dovrebbe intervenire circa la richiesta ed è probabile che il meeting avvenga in settimana. «Per dare l’agibilità definitiva, la commissione di vigilanza ha stabilito che debbano essere effettuati degli adeguamenti per la parte elettrica e antincendio – spiega il gm azzurro Antonio Mirenghi -, la commissione si riunirà di nuovo il 28 novembre e se entro quella data saranno stati effettuati gli interventi e gli uffici competenti avranno prodotto la documentazione, finalmente il problema sarà risolto. È chiaro che stiamo pressando il Comune affinchè la cosa vada in porto, così da poter partire con le nostre iniziative, come il nuovo tabellone a led interattivo, il parterre a bordo campo e anche iniziative relative a facilitazioni e sconti per riempire il Palabarbuto, che con l’agibilità temporanea ha invece una capienza molto ridotta». Da voci provenienti dal Comune, pare ci sia la ferma volontà da parte del sindaco di risolvere il caso Palabarbuto. Il problema sono i tempi, che per le pastoie burocratiche diventano lunghissimi.
Fonte: Il Mattino
