Qualificazione alle Final Four di Coppa, leadership del proprio girone Sud Ovest di Divisione Nazionale A, record di vittorie consecutive (8) di una squadra napoletana e un paio di straripanti successi casalinghi. Eppure il Napoli Basketball targato BpMed non può dormire sonni tranquilli. L’incubo oggi è il Palabarbuto e l’eterna questione legata all’agibilità, che aveva reso complicatissime le gestioni di Maione ai tempi di Pompea e Carpisa.
La provvisoria agibilità dell’impianto di Fuorigrotta rilasciata dal Comune a inizio gennaio per giocare le partite con Bari e Fabriano, è scaduta ieri. E ora si pensa con un po’ di apprensione all’atteso match casalingo del 22 gennaio contro un’altra big come Torino, gara che rischia di essere disputata altrove se non arriveranno i permessi in tempo utile.
I problemi maggiori per la sicurezza: antincendio, bulloni da risistemare, uscite di sicurezza. E, in mancanza dell’agibilità, pubblico escluso. Nessun problema per gli allenamenti, ma le partite? Il rischio è di giocare a porte chiuse, ipotesi che il club non considera neppure. Meglio emigrare a Monterusciello con il sostegno del pubblico. «Non ci saranno problemi per il 22 gennaio – garantisce l’assessore allo Sport del Comune, Giuseppina Tomasielli – bisogna mettere assieme solo le certificazioni perché nel frattempo i lavori necessari sono stati fatti. Tra novembre e dicembre c’è stato un sopralluogo per verificare gli interventi da effettuare per il rilascio dell’agibilità, e abbiamo proceduto in tal senso con celerità. La cosa importante è ora avere l’agibilità fino a fine stagione per evitare stillicidi. Intanto in questi giorni è al lavoro una commissione dei settori gestione e manutenzione per un monitoraggio totale dei lavori da effettuare in tutti gli impianti comunali».
«La settimana scorsa c’è stata questa agibilità volante sulla base dei primi lavori, ora aspettiamo quella definitiva – commenta il presidente, Salvatore Calise – ma confidiamo molto nel Comune che si è sempre mosso con puntualità. Non possiamo però prevedere i tempi burocratici e siamo costretti a cautelarci prenotando un altro impianto per gli allenamenti e il prossimo match in casa. Perché è ovvio che se dovessimo andare a giocare a Monteruscello, sarà necessario anche allenarci su quel campo. Domenica abbiamo la trasferta a Ruvo di Puglia, quindi attendiamo fino a lunedì prossimo. Se non dovesse arrivare, da martedì della prossima settimana ci sposteremo al Palatrincone di Monterusciello, pronti però a tornare a Fuorigrotta anche alla vigilia della gara con Torino, se ci sarà il lasciapassare. Perché il Palatrincone? Avendo usufruito della wild card per la Dna, abbiamo l’obbligo di giocare in un palazzetto da almeno 2500 posti». Intanto Calise è vigile anche sulla ricostruzione del «Mario Argento»: «Abbiamo un progetto finanziario con la banca BpMed e ci inseriremo nel bando di concorso per trasformare il Palargento in una cittadella dello sport».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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