Coinvolgere la città sportiva, creare un grande bacino di utenza, allargare la base attraverso un virtuoso progetto sociale. L’operazione Napoli Basket è partita cercando di sovvertire i consueti meccanismi che prevedono una squadra di vertice e ben poco alle spalle. Il progetto è ambizioso: far decollare di nuovo il basket a Napoli, portare 5mila spettatori al Palabarbuto e nel frattempo far crescere anche un vivaio di primo livello. Non un’impresa facile. Ma l’avvio è incoraggiante. In attesa del nome definitivo del club che è stato proposto in Fip ma non ancora scelto (si saprà oggi), ora l’attenzione è rivolta al nuovo look del palasport. I lavori cominceranno a breve per una spesa minima di 60mila euro e alla fine il colpo d’occhio dovrebbe essere notevole. Il parquet verrà levigato, ripitturato e rimesso totalmente a nuovo, sostituendo tutti i tasselli che sono malridotti per l’usura. Gli spogliatoi verranno rifatti, così come i bagni sotto le tribune, sarà anche sistemata la copertura del tetto che ha problemi di infiltrazioni e ci sarà un nuovo punto bar molto ampliato. E poi la novità che riguarda la tecnologia digitale all’interno dell’impianto, un progetto avanzato e unico in Italia con istallazioni di led, che arriverà attraverso l’accordo con un’azienda napoletana del settore e che riguarderà anche i tabelloni elettronici.
«Sul tabellone posso solo dire che sarà davvero qualcosa di clamoroso – spiega Dario Boldoni – poi ne parleremo dettagliatamente a breve l’operazione parquet ci costerà più di un terzo del budget di 60mila euro preventivato, ma con i nuovi colori e il legno scintillante sarà un bel vedere. Gli altri lavori saranno meno visibili al pubblico, ma essenziali».
«Il Comune non ha la possibilità di sovvenzionare questi lavori e dunque li farà il Napoli Basket sotto forma di donazione e effettuandoli sotto il controllo del nostro ufficio tecnico – chiarisce l’assessore allo Sport, Pina Tommasielli – il club pagherà regolarmente i canoni, avendo però un diritto di prelazione dovuto alla categoria superiore».
Intanto il Napoli Basket 2013 fa partire il progetto minibasket studiato e condiviso con la municipalità di Bagnoli-Fuorigrotta, e con il Patrocinio dell’assessorato allo Sport. I corsi si terranno al Palabarbuto con la direzione dell’istruttrice nazionale minibasket Alessandra Finamore, formatrice di talenti, e saranno aperti a ragazzi e ragazze dai 5 agli 11 anni (info nella pagina Facebook Asd Napoli Basket 2013). La novità è che i corsi saranno gratuiti per tutti i ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, iniziativa mirata in favore dello “Ius soli”, il diritto ad una cittadinanza di cui si parla tanto in questi giorni in sede politica. Entusiasta l’assessore Pina Tommasielli: «Con questo progetto parte dallo sport un messaggio di accoglienza e di inclusione per tutti i figli degli immigrati nati in Italia. L’auspicio è che tutti gli sport praticati in città con l’avvio del nuovo anno sportivo possano riservare degli accessi gratuiti sancendo il principio che lo sport è un autentico strumento per abbattere le barriere e contrastare le discriminazioni».
Vantaggi saranno riservati anche a chi si iscrive entro il 30 giugno. Intanto dalle società consorziate, dopo il successo della Emjoy Woman League, cui ha partecipato come spettatore anche Maurizio Balbi, è arrivato il primo trofeo in bacheca con la vittoria della Kouros under 15 di Antonio Petillo, laureatasi campione regionale dopo aver battuto il Giugliano per 72-50.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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