Il lockout Nba è durato 149 giorni. Sono state necessarie quindici ore per trovare l’accordo tra proprietari e giocatori nell’ultima riunione fiume di Manhattan. Stagione accorciata a 66 partite (al posto delle classiche 82). Un regalo di Natale anticipato per gli appassionati. Si parte il 25 dicembre giorno in cui gli Stati Uniti si fermano per aprire i doni sotto l’albero e guardare il basket in tv. New York-Boston, Dallas-Miami e Lakers-Chicago nel programma della prima palla a due.
Una notizia arrivata quasi inaspettata, perché dopo le numerose fumate nere le speranze andavano affievolendosi e la cancellazione dell’intera stagione sembrava imminente. Invece il colpo di coda. Per il momento è solo un accordo di massima che andrà ratificato nei prossimi giorni, ma ormai sembra impossibile tornare indietro. «È un accordo sommario – sottolinea il commisioner Nba, David Stern – ma siamo molto ottimisti, a Natale si tornerà in campo».
Ora il sindacato giocatori ritirerà l’azione legale che aveva intrapreso nei confronti dell’Nba. Soddisfatto anche il direttore esecutivo del sindacato giocatori, Billy Hunter. «Abbiamo pensato che per entrambe le parti la cosa migliore fosse cercare di raggiungere una soluzione per salvare la stagione». La torta di 4 miliardi di dollari sarà divisa equamente: 50 e 50, forse i giocatori strapperanno un punto in più. Ma è comunque un successo dei proprietari rispetto al 57 e 43 del precedente accordo collettivo. Modifiche sostanziali anche al potere contrattuale dei giocatori. I contratti saranno meno onerosi per i club, avranno una durata limitata nel tempo, e le sanzioni per le franchigie che sforano il salary cap (tetto salariale o monte ingaggi) saranno più dure.
La partenza dell’Nba significa l’addio a Milano da parte di Danilo Gallinari. L’ala della Nazionale ha ancora un anno di contratto con i Denver Nuggets, a 4,2 milioni di dollari a cui verrà sottratto circa il 19% perso per le 16 partite che sono state cancellate. «Il Gallo» giocherà oggi a Caserta in campionato e martedì con il Real Madrid in Eurolega, poi valigia pronta per tornare in Colorado dove è atteso tra il 5 e il 6 dicembre. Il 9 inizieranno i training camp. Se l’idillio tra Gallinari e Milano ha avuto vita breve (12 partite, 5 vinte 1 persa in campionato; 2 vinte 4 perse in Eurolega), non è neanche iniziato quello tra l’Acea Roma e Tyreke Evans. La stella dei Sacramento Kings – ingaggiato due giorni fa – non metterà piede a Roma.
La stagione Nba è salva. Si tratta del secondo caso nella storia di avvio ritardato dopo quello del 1999, quando si disputarono solo 50 partite. La gara di apertura tra Dallas Mavericks e Miami Heat è la rivincita della finale 2011 che vide trionfare i Mavs di Dirk Nowitzki..
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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