NAPOLI – A meno di due mesi dalla partenza per il ritiro di Ariano Irpino è già pronto il disegno del quintetto del nuovo Napoli Basket. Marco Calvani, il nuovo allenatore che ha sposato un progetto biennale con il presidente Maurizio Balbi, non ne fa mistero al Corriere del Mezzogiorno. Potrebbe essere un italiano il play-nocchiero dell’ Azzurro, con i due esterni che saranno americani e i lunghi già a disposizione con la conferma di Allegretti, l’acquisto di Metreveli, e il rinnovo di Brkic. Il nome caldo per il nuovo timoniere è quello del 26enne Lorenzo D’Ercole, in uscita da Roma, ultime due stagioni con la squadra della Capitale, di cui la penultima (2012-2013) suggellata da un secondo posto sorprendente quando alla guida dei giallorossi c’era proprio Calvani: «D’Ercole non ha bisogno di presentazioni – spiega Calvani – è un giocatore che ho voluto fortemente a Roma ed è un ragazzo che stiamo seguendo con attenzione. Bisogna capire se a lui interessa venire a Napoli».
ROSTER – Se il play dovesse essere italiano, certo è che la guardia e l’ala piccola, ovvero due giocatori, saranno “made in Usa” e non per forza saranno scelti alla Summer League di Las Vegas dove Calvani e Mirenghi non andranno: «Li sceglieremo qui, da casa. Devono essere giocatori capaci di far canestro dal perimetro quindi buon tiro da tre punti e che sappiano anche attaccare il ferro. Il profilo? Uno potrebbe essere anche un “rookie”, un esordiente nel nostro campionato e l’altro magari che conosca, quanto meno, i campionati europei. Negli equilibri della squadra – prosegue Calvani – i migliori realizzatori non devono essere, per forza, gli americani. M’interessa che i due Usa siano giocatori pericolosi per poter distribuire con più efficacia quelle che sono le responsabilità in campo». A proposito di americani Calvani non esclude la possibilità di confermare in azzurro la stella della scorsa stagione, quel Kyle Weaver, ex Oklahoma Thunder, con quasi 18 punti di media a partita e 8 rimbalzi: «Lui è un buon giocatore. Il club sta verificando la possibilità di confermarlo. E’ ovvio che lui è uno che ha tanto mercato. Non so quanto potrebbe rientrare nel budget che prevediamo per gli americani». Gli obiettivi della squadra? «Playoff: la squadra che stiamo mettendo in piedi ha uno spessore interessante e non mi sembra costruita per puntare alla salvezza e l’altro obiettivo, attraverso i risultati, sarà quello di rianimare l’entusiasmo e la passione dei napoletani verso la loro squadra di basket».
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
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