La Napoli del basket torna a sognare. Dopo i quattro crack consecutivi era dura poter avere anche solo un briciolo di speranza, almeno fino all’arrivo di Maurizio Balbi e alla creazione dell’Azzurro Napoli Basket. La squadra di Legadue è stata formata in due mesi di lavoro eccezionale dal gm Mirenghi e dal coach Cavina, con una rosa di primo piano. Balbi sgombra il campo dagli equivoci: «Se mi fossi lanciato in questa avventura senza la sicurezza di poter portare avanti il progetto, sarei stato un folle – spiega l’imprenditore napoletano – Finora la gran parte dell’esposizione finanziaria è mia personale, ovvero del patrimonio di famiglia. Sotto tutti i contratti c’è la mia firma in qualità di fidejussore. Se mi fermassi dopo un anno, butterei dalla finestra centinaia di migliaia di euro. Ma non sono un mecenate, sono un imprenditore appassionato di questo sport che sta facendo qualcosa per la propria città. È chiaro che tutti gli investimenti che sto facendo prevedono un rientro almeno parziale. Uno dei progetti è legato alla ricostruzione del Palargento, che è poi il motivo principale per il quale ho coinvolto l’ingegnere Dario Boldoni. Parteciperemo alla gara per l’appalto della ricostruzione, sperando di vincerla».
Il progetto economico? «Sapevo di dover far fronte da solo, almeno nella prima fase – continua Balbi -, ma ora è ovvio che il valore del club è cambiato e chi entra in società sa di trovare un super lavoro già fatto. Come il nuovo socio che è entrato con un quota del 20% e che presenterò a settembre. E entreranno anche altri soci».
Ma non c’è ancora lo sponsor principale. «Abbiamo vari contatti e a settembre decideremo, sarà un’azienda che vuol lanciare il marchio. I nomi grossi ci sono (Msc, Tufano, ndr) ma quest’anno parteciperanno con un contributo minore. Poi avere 30 sponsor può essere meglio che averne uno e basta, il rischio è frazionato. Il costo totale di questa stagione? Arriveremo a 1 milione e 800mila euro. Molto più del previsto. La squadra l’abbiamo fatta e anche buona. Ora spero che la città ci dia fiducia».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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