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Minucci (pres. LegaBasket): «Napoli, ti aspetto in A! PalArgento? Col Coni sosterremo la ricostruzione»

Lo spirito rinnovato della pallacanestro italiana lo si può leggere anche nell’elezione del sedicesimo presidente della Legabasket Ferdinando Minucci, che entrerà in carica il prossimo 1° luglio per il triennio 2014-2017, lasciando definitivamente il timone della Montepaschi Siena, che ha cambiato la storia del basket italiano vincendo gli ultimi 7 scudetti e 5 Coppa Italia.

Presidente, congratulazioni anzitutto. Parliamo di Napoli oggi in Gold a 4 punti dai playoff dopo 4 fallimenti in 5 stagioni. Come sarà considerata l’Azzurro dalla nuova Lega? 

«Come una squadra e una piazza che merita attenzione per i trascorsi prestigiosi. Il successo in Coppa Coppe della Partenope nel ’70, la vittoria della Coppa Italia nel 2006 della Napoli di Maione sono momenti indelebili. Napoli è una grande realtà e la Lega ha memoria».

Lo scetticismo verso la nuova era del basket napoletano è soprattutto dei tifosi: al PalaBarbuto la media spettatori è bassa.

«Due ingredienti sono alla base di un percorso solido: la pazienza e la lungimiranza. Sono diventato direttore generale della Mens Sana nel ’92, dopo la retrocessione in A2, e i nostri tifosi al tempo erano confusi, delusi e scollati con la squadra che amavano. Due anni più tardi tornammo in A1 e costruimmo un percorso fondato sul lavoro, sulla passione che poi ha dato i suoi frutti sulla distanza. Suggerirei a Napoli di seguire la stessa strada, di usare la stessa ricetta. I sostenitori, si sa, sono umorali, istintivi». 

Conosce il presidente di Napoli Balbi e il gm Mirenghi? 

«Sì, non di persona ma magari ci incontreremo presto anche perché nei prossimi mesi verrò a Napoli, anche se ad oggi non milita in A e quindi appartiene ad un’altra divisione, la Lega Pallacanestro. Prima di insediarmi voglio capire da vicino qual è lo stato dei fatti».

Napoli ha il PalaBarbuto con l’agibilità provvisoria e il PalArgento fermo dal ’98, scoperchiato come un rudere. Il club lo vorrebbe ricostruire. C’è un progetto al Comune…

«La Lega non è un organo politico. Ci sono delle leggi sull’edilizia sportiva che impediscono di fare determinate operazioni. Dobbiamo capire, formare una commissione magari con il Coni, sempre attento a questo tipo di situazioni. Se saremo coinvolti, se ci viene chiesto un parere sicuramente interverremo per sostenere la ricostruzione del palasport. Ma questo è un problema non solo di Napoli ma di altre città italiane, anche settentrionali, che hanno questi disagi».

Il Lodo Petrucci potrebbe presto essere valido anche per il basket. La wild card è un ipotesi praticabile? Napoli potrebbe essere coinvolta considerando i parametri: tradizione, progetto e un palasport adeguato?

«In un momento di crisi come questo che stiamo vivendo sarà anche arrivato anche il tempo di prendere in considerazione nuove idee. È chiaro che nello sport e nel basket ci sono promozioni e retrocessioni ma tutto il sistema deve cambiare passo e le novità vanno valutate assolutamente. Poi il presidente della Federazione Petrucci ama Napoli».

In A ci sono 3 club meridionali e due sono campani: Avellino e Caserta.
«Diamo merito a loro e a Brindisi. La nuova Lega valuterà le esigenze di tutti senza fare distinzioni di sorta o geografiche».

Fonte: Il Mattino

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