Il Presidente della Mimi’s Napoli, Maurizio Balbi, è intervenuto nel corso di Music Basket in onda sulle frequenze di Radio Punto Zero. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “Sul nuovo title sponsor e sul Palabarbuto? Siamo ad un punto della stagione importante per quanto riguarda la costruzione del progetto societario. C’è ancora qualcuno che mette il bastone tra le ruote anche per situazione pregresse che vengono a galla, ma affrontiamo queste situazioni con caparbietà ed ironia perchè non si finisce mai di risolvere i problemi pregressi. Siamo soddisfatti di tornare al Palabarbuto, affinchè il basket a Napoli abbia una precisa identità. Il Palabarbuto è stato il teatro di momenti importanti per il basket al Napoli. Se oggi il Napoli Basket ha questa classifica e questi risultati, è anche grazie al palazzetto di San Giorgio che ci è stato messo a disposizione e chi ha lavorato per noi. Ringrazierò gli spettatori che da San Giorgio verranno al Palabarbuto. Molti sponsor partner hanno espresso la volontà di tornare al Palabarbuto grazie alla sua visibilità. Ci saranno altri sponsor che annunceremo nelle prossime settimane. Avere una squadra che gioca a Napoli è un aspetto importante. Mercoledì avremo un incontro con l’amministrazione, un tavolo di lavoro con i responsabili dell’impianto per le modalità d’utilizzo dell’impianto stesso. Il Palabarbuto è un impianto a domanda individuale. Non è colpa dell’amministrazione, è già nato così perchè si pensava ad un utilizzo diverso dell’impianto. Va condiviso tra realtà diverse, e c’è un livello di priorità da rispettare in base alle varie categorie delle squadre che ci giocano, ma le regole d’utilizzo sono le stesse per tutte le realtà. Ci sono difficoltà oggettive per le varie squadre. Sulle giovanili? Quest’anno abbiamo l’under 20 che è una nostra costola. Per tutte le difficoltà precedenti, era impossibile strutturare un settore giovanile. Ringraziamo le varie società che ci hanno dato una mano nello sposare il nostro progetto. È una nostra aspirazione quella di strutturare un vivaio, ma il problema sono gli impianti. Si fa fatica a trovare campi in cui poter far giocare le giovanili. C’è un progetto legato alla struttura del Don Bosco, attualmente campo dell’Under 20 grazie all’impegno e alla disponibilità del nostro responsabile del settore giovanile Gino Perrella. Questo può rappresentare una base da cui partire, ma immaginare giovanili come quelle di altre realtà d’Italia ad oggi è difficile.”
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