Una Napoli dei canestri in vetta alla classifica era pura utopia solo otto mesi fa. Crac, fallimenti e delusioni in serie avevano mortificato la pallacanestro cittadina, ancora una volta. Poi l’arrivo di Ciro Ruggiero da Agropoli e un percorso virtuoso che oggi laurea il Cuore Napoli come la vera regina dei quattro gironi della serie B. Un giovane club che ha già una Coppa Italia in bacheca, ieri festeggiata a palazzo San Giacomo con il sindaco De Magistris, l’assessore allo Sport, Ciro Borriello e il presidente Fip Campania, Manfredo Fucile. E poi c’è il primato in classifica matematico a due giornate dalla fine che fa inevitabilmente sognare. La A2 sembra un obiettivo non impossibile, anche se la strada dei playoff è lunga e pericolosa. «La mia storia parla di sei stagioni da presidente con una squadra portata fino alla serie B quasi a tempo di record e la costruzione di un settore giovanile di primo piano in Italia. E non ho certo intenzione di fermarmi qui. L’obiettivo è alto, molto alto, come merita questa città. Ovvero una scalata verso il massimo campionato. E perché no, anche se oggi può sembrare follia, anche il ritorno in Eurolega dove Napoli è già stata dieci anni fa. Certo, con i passi giusti e i tempi giusti. Ora ci godiamo questo primo posto che ci regala la bella in casa per tutti i primi turni di playoff», dice raggiante il presidente Ciro Ruggiero. Che si è tuffato nell’avventura senza grandi paracadute e affrontandola in proprio. «Ovvio che ora mi aspetto innanzitutto l’affetto dei tifosi napoletani e il coinvolgimento di tutta la città sportiva nei playoff. Mentre sul fronte economico spero di ricevere dei segnali importanti dalle eccellenze napoletane».
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