Da quanti si apprende sull’edizione odierna de Il Mattino, il piano per evitare l’ennesimo tracollo del basket napoletano è partito, ma per il risultato tocca aspettare 24-48 ore. L’uscita di scena del presidente Maurizio Balbi, l’uomo che aveva ricostruito il club dopo l’ultimo crac (ma che ha commesso tanti errori, il più grave l’acquisto del titolo della Fortitudo Bologna stracarico di debiti), e di Fabio Muro, il socio e amministratore delegato che aveva retto economicamente il peso nella scorsa stagione, ha creato le basi per un nuovo club da rifondare. Anche il consulente esterno Dario Boldoni, uomo-chiave per ritessere le fila, coinvolgere il Gruppo Castaldo e salvare il salvabile, ha ammesso che il«voltare pagina era diventata una conditio sine qua non». Ora si apre il nuovo scenario legato al possibile ingresso del Gruppo Castaldo, che proprio Boldoni ha portato in società e che avrebbe desiderato un periodo di tempo per studiare le carte, prima di acquistare l’intero club a giugno. Ora invece dovrà dare una risposta-lampo per evitare che lo sport dei canestri sparisca di nuovo, perchè in giro di altri imprenditori interessati non se ne vede l’ombra.
La Federbasket segue con trepidazione le vicende partenopee. E le parole del consigliere federale Gianni Del Franco esprimono anche il pensiero del presidente Gianni Petrucci: «Fa male vedere per la quinta volta la squadra di vertice del basket napoletano in difficoltà. Bisogna togliersi di dosso questo marchio di inaffidabilità, prima di cominciare una stagione bisogna essere ben certi di poterla portare a termine, altrimenti si falsa il campionato. Siamo contenti che la squadra abbia deciso di giocare e ora speriamo che ci sia chi salva il club. La priorità deve essere salvare la stagione e la società. Ho sentito di possibili ingaggi, ma rinforzare la squadra se si fa fatica a gestire il corrente, è un azzardo».
Le sorti sono dunque nelle mani dell’azienda che ha costruito il Centro Nemea a Cardito, il più grande centro sportivo e di fitness coperto del Mezzogiorno, e di Carmine Russomando, il manager inserito nell’Azzurro Napoli Basket. Balbi e Muro sono dimissionari ma hanno la proprietà delle quote societarie e bisogna trovare un accordo. Il problema è che c’è una cifra debitoria alta con tutti i lodi da risolvere in fretta per non arrivare alla penalizzazione, cui vanno aggiunti i 25mila euro da pagare al Comune per il fitto del campo. E poi c’è la gestione corrente, con gli stipendi arretrati dei giocatori, le tasse federali Nas che sono scadute il 30 gennaio e che vanno pagate entro il 14 febbraio.
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