Per la BpMed Napoli la Regular Season del campionato di Divisione Nazionale A, con la vittoria di Trento, volge al termine e il bilancio di quelli di capogiro. La neonata società di Salvatore Calise, partita con l’intenzione di svolgere un “campionato normale” è andata decisamente oltre ogni più rosea aspettativa occupando la prima posizione della conference sud dalla prima fino all’ultima giornata vincendo ben 27 delle 34 partite disputate in stagione. Leader indiscusso di questa squadra è senza alcun dubbio l’argentino Bernardo Musso, stando ai numeri il miglior giocatore del campionato, ma la forza vera del Napoli Basketball è la squadra, il gruppo, l’unità, il senso di appartenenza ad un progetto che è stato in grado di rimettere in moto un movimento umiliato e seppellito dalle vicende delle ultime squadre. Il grande merito va a Salvatore Calise di aver scelto ed essersi fidato di validi “amici” i quali in modo perfetto hanno capito quello che bisognava fare per ridare credibilità a questo sport. Tutti sanno cosa fare e tutti si sentono parte integrante di un gruppo vincente dentro e fuori dal campo e prova più acuta è che delle 27 partite vinte (fatta eccezione per la costante Musso) c’è sempre stato un protagonista diverso in grado di coprire un compagno in difficoltà. Quindi, prima di passare alla rassegna delle pagelle di fine regular season, è giusto attribuire un bel 10 ad una società che un anno fa neanche esisteva e che tra meno di un mese si troverà a disputare i playoff in cerca di un pass per la LegaDue che avrebbe dell’incredibile.
Simone Lenardon: Le cifre parlano di 8.2 punti (con un massimo di 17 realizzati nella sconfitta di Latina) e 1.5 assist ma il compito di Simone va ben oltre queste apparenze. Non il classico play dotato di grande leadership che ti spacca le partite ma un giocatore intelligente, capace di dettare i ritmi alla squadra ma anche di mettersi da parte quando lo straripante Musso sposta le sue attenzioni sulla cabina di regia. Infatti, nonostante i tanti punti, non è facile convivere con la personalità di un giocatore come Musso e il playmaker Senese lo ha fatto al meglio… 6,5
Bernando Musso: La sua chioma riccia e la foto con Diego Armando Maradona furono il bigliettino da visita del forte argentino già visto con la maglia di Udine e Brescia. Il giorno della sua ufficializzazione, ai nostri microfoni, dichiarò: “Venite al Palazzetto, ci divertiremo”. Non ci poteva essere dichiarazione più azzeccata… In effetti con lui in campo il pubblico del PalaBarbuto si è divertito abbastanza a suon di triple, schiacciate e assist completamente fuori dal comune per i compagni. Ogni squadra che si rispetti deve avere un leader e per la BpMed non poteva esserci altro nome se non quello di Bernardo Musso con i suoi 19.8 punti (con un massimo di 37 punti), 6.6 rimbalzi e 4.2 assist di media che ne fanno il capocannoniere della categoria, il miglior assistman nonché il miglior giocatore dell’intera lega con una valutazione di 26,5. Con la sua simpatia Musso rinnova il connubio tra Napoli e l’Argentina… 9
Nelson Rizzitiello: Di fondamentale importanza per l’economia del gioco napoletana l’Ammiraglio Nelson ha ripagato la fiducia dei tanti supporters e di coach Bartocci mettendo in campo un’aggressività fuori dal comune in entrambi le fasi del gioco. Alcuni infortuni lo hanno tenuto lontano dal parquet per qualche partita e la squadra ne ha risentito fortemente. In termini realizzativi forse ci si aspettava qualcosa in più degli 11.8 realizzati ma in non poche occasioni i suoi canestri sono arrivati in momenti topici delle partite, idonei a togliere le castagne nel fuoco. Un suo canestro all’ultimo secondo regalò la vittoria dei napoletani sul difficile campo di Recanati… 7
Simone Gatti: Il capitano azzurro, insieme al compagno di reparto Iannilli, è stato il primo acquisto della storia del Napoli Basketball dopo un’ottima stagione tra le fila dell’Igea Sant’Antimo. Giocatore incredibilmente di striscia il buon Simone è riuscito a dare il meglio di se soltanto tra le mura amiche del PalaBarbuto, risultando decisivo in non poche occasioni (da sottolineare i canestri finali nella partita contro Ruvo), mentre le difficoltà in trasferta sono state di non poco conto. Non solo triple decisive per il Gattone, ma anche incredibili giocate in difesa che, in più di un’occasione, hanno fatto saltare in piedi la platea. Le cifre per il capitano azzurro parlano di 10.7 punti e 6 rimbalzi di media… 7
Andrea Iannilli: La più grande vittoria di Maurizio Bartocci, il lungo romano Andrea Iannilli ha assunto, partita dopo partita, una rilevanza negli schemi e un’importanza vitale sotto canestro che ne fanno al pari di Musso, probabilmente il giocatore più importante della BpMed. Non dotato di un grandissimo tiro il buon Iannilli è comunque riuscito costantemente a portarsi sopra la doppia cifra (10.3 di media) grazie ad una mastodontica presenza sotto canestro che ne ha fatto una vera e propria chimera per tutte le difese avversarie, con i suoi 9.9 rimbalzi, unico giocatore napoletano a sfiorare la doppia doppia di media, si è guadagnato un posto come secondo miglior rimbalzista del campionato. In cerca sempre della migliore forma, Iannilli è stato determinante in più di un’occasione ma su tutte va menzionata la prestazione nel finale di gara con Omegna… 8
Nunzio Sabbatino: Soprannominato da tutti il “giovane vecchio” il giovane Nunzio è arrivato all’ombra del Vesuvio come il gran colpo della dirigenza napoletana che era riuscita a strappare alla concorrenza un vero pezzo da novanta. Ancora tanto da migliorare ma il rendimento di Sabbatino nel corso della stagione è cresciuto in maniera costante e con lui, in più di un’occasione, la squadra sembrava avere un miglior equilibrio rispetto a quanto potesse avvenire con in campo il più esperto Lenardon. Il canestro in penetrazione è il suo marchio di fabbrica ma la giocata della stagione è senza alcun dubbio la tripla decisiva segnata contro Capo d’Orlando a 53’’ secondi dalla fine… 6.5
Gabriele Guastaferro: Impegnato tra Università e pallacanestro, il giovane Guastaferro è una vera forza della natura. Le sue impressionanti prestazioni difensive hanno praticamente “costretto” Maurizio Bartocci ad aumentare il minutaggio del giovane Gabriele il quale ha sempre risposto presente. Da ricordare il suo high in stagione di 10 punti contro Anagni, ma il suo apporto è risultato decisivo nelle trasferte di Santarcangelo e di Siena… 6
Leonardo Mariani: Dopo il gravissimo lutto che lo ha colpito, il giovanissimo Leonardo è tornato nella sua Livorno (DNB) nella quale è riuscito ad avere un impatto decisamente migliore rispetto a quello ottenuto tra le fila di Napoli. I suoi compagni hanno sempre creduto il lui ma le sue prestazioni sono sempre state caratterizzate da grossolani errori… 4
Alessandro Porfido: Arrivato a Napoli per sostituire Mariani, il giovane Casertano non è ancora riuscito a dare il suo apporto alla causa azzurra a causa di ripetuti infortuni che ne hanno limitato e ritardato l’inserimento. In attesa di scoprirlo ai playoff, Alessandro si è presentato alla platea del PalaBarbuto con un canestro dall’area… SV
Nicola Bastone: Utilizzato con il contagocce, Nicola ha sempre svolto alla perfezione il suo lavoro con grande dedizione e senso di appartenenza. Ogni volta che coach Bartocci lo ha chiamato in causa ha sempre fatto la sua parte sgomitando sotto canestro e con una buona pressione difensiva… 5,5
Paolo Rotondo: Stando alle cifre e alla presenza in campo, Paolo è decisamente l’under con il maggior impatto tra tutti i suoi compagni grazie ai 6 punti e 4.3 rimbalzi fatti registrare in media. Protagonista molto spesso di banali infrazioni di passi e di clamorosi errori sotto canestro, il giocatore siciliano ha sempre fatto valere la sua presenza sotto canestro conquistando numerosi rimbalzi. Un finale di stagione decisamente in crescendo per lui con la doppia doppia di Anagni (20 punti e 10 rimbalzi) a fare da copertina… 7-
di Enrico De Pompeis
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